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Malagò chiede chiarezza sul ruolo del commissario per gli stadi

In SPORT
Marzo 09, 2024

Il dibattito sulla necessità di un commissario per gli stadi in Italia ha guadagnato ulteriore slancio grazie alle recenti dichiarazioni di Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Durante una tavola rotonda focalizzata sui temi della sostenibilità e lealtà sportiva, tenutasi presso il Salone d’onore del CONI e organizzata dall’Associazione Davide Astori, Malagò ha espresso il suo favore per la nomina di una figura istituzionale che possa affrontare efficacemente il farraginoso iter burocratico che affligge da decenni la costruzione e il rinnovamento degli impianti sportivi nel Paese.

Se da un lato Malagò ha riconosciuto che un commissario sarebbe preferibile all’attuale stato di stallo, d’altra parte ha richiesto con forza una maggiore chiarezza circa le responsabilità, l’ambito di azione e l’affiliazione politica o tecnica di tale figura. Ciò risulta fondamentale per comprendere a pieno il potenziale impatto del suo operato sull’ammodernamento delle strutture sportive nazionali.

Il presidente del CONI, mostrando interesse verso la questione, ha sottolineato l’importanza di identificare se il commissario sarà un soggetto con competenze tecniche e indipendenza decisionale, o se invece sarà influenzato da dinamiche politiche, circostanza che potrebbe compromettere l’obiettività e l’efficacia del suo intervento.

Nonostante l’ingente bisogno di interventi strutturali, l’Italia vanta risultati sportivi di livello eccelse. Malagò fa notare la curiosa dicotomia tra la precarietà delle infrastrutture e il successo delle proprie rappresentanze in campo internazionale; un paradosso che suscita stupore e ammirazione tra i colleghi stranieri del mondo dello sport. Questa situazione mette in luce quanto sia cruciale che la gestione e la modernizzazione degli stadi vada di pari passo con il mantenimento e il miglioramento degli standard competitivi italiani.

In conclusione, mentre l’assegnazione del ruolo di commissario per gli stadi potrebbe rappresentare un passo significativo verso la soluzione di problemi storici, le precisazioni sollevate da Malagò costituiscono un richiamo al principio di chiarezza e competenza, principi senza i quali qualsiasi tentativo di riforma potrebbe risultare vano o persino controproducente. Nel prossimo futuro, si attendono ulteriori sviluppi che possano dare una risposta concreta alle necessità infrastrutturali del settore sportivo italiano, sfruttando al meglio la sinergia tra risultati atletici e adeguamento degli impianti.