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Mattarella promulga la legge annuale per il mercato e la concorrenza con riserve

In POLITICA
Gennaio 02, 2024
Presidente Mattarella esprime preoccupazioni su possibili contrasti con il diritto europeo in materia di concessioni commerciali su aree pubbliche

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha dato il via libera alla legge annuale per il mercato e la concorrenza del 2022, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza entro la fine del 2023. Tuttavia, nel procedimento di promulgazione, il Capo dello Stato non ha esitato a sollevare criticità e preoccupazioni significative, scegliendo di indirizzare una lettera ai massimi vertici delle istituzioni italiane.

In particolare, un punto cruciale oggetto di riflessione è l’articolo 11 della legge, che disciplina le concessioni per il commercio su aree pubbliche. Se da un lato il Presidente riconosce la legittimità dell’intervento legislativo nel complesso, dall’altro evidenzia forti perplessità circa la proroga automatica estesa alle concessioni esistenti, considerata non conciliabile con le sentenze pronunciate dalla Corte di Giustizia Europea, dalla Corte Costituzionale e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

La chiarificazione di Mattarella fa riferimento ai principi di apertura e concorrenza nel mercato dei servizi, temendo che la normativa in questione possa instaurare una restrittività a danno di potenziali nuovi operatori e favorire indebitamente i concessionari uscenti. L’incongruenza emerge anche in relazione alla coerenza con il diritto comunitario, in particolare con la cosiddetta “direttiva servizi” (direttiva 2006/123/CE), la quale postula la necessità di seguire procedure di selezione aperte laddove il numero di autorizzazioni sia limitato da fattori come la scarsità di risorse naturali o tecniche.

In tal senso, Mattarella si riferisce a precedenti vicende normative analoghe, come quella delle concessioni demaniali marittime, che avevano sollevato problemi simili e sottolinea come le disposizioni recentemente introdotte potrebbero alimentare un’ulteriore incertezza normativa.

La questione è già stata oggetto di scrutinio da parte di organi giudiziari. Il Consiglio di Stato e il TAR del Lazio hanno espresso posizioni che potrebbero aver posto il presupposto per invalidare ogni proroga automatica che si pone in contrasto con le norme dell’ordinamento dell’Unione Europea. Questo renderebbe imprescindibile un intervento aggiuntivo da parte del Governo e del Parlamento per riallineare le disposizioni normative in oggetto agli standard imposti dalla legislazione comunitaria.

Con la lettera indirizzata ai vertici parlamentari e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente Mattarella solleva, quindi, un campanello d’allarme e ponge le basi per un dialogo costruttivo che mira alla risoluzione di eventuali conflitti normativi e al mantenimento di un quadro giuridico solido e conforme ai principi costituzionali e europei, custode dell’ordine concorrenziale e promotore di un mercato aperto e equilibrato.