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Meloni difende l’accordo Ue-Egitto sull’immigrazione di fronte alle critiche del PD

In POLITICA
Marzo 17, 2024

L’attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente replicato alle osservazioni critica lanciate da Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), che etichettava come “vergognoso” l’intervento di mezza Europa in Egitto mirato a bloccare l’immigrazione irregolare. Questa replica di Meloni giunge a seguito della firma dell’accordo tra l’Unione Europea e l’Egitto, evento che ha visto il pieno sostegno del governo italiano.

In un intervento chiaro e deciso, Meloni ha evidenziato come le politiche del suo governo e le posizioni del PD siano diametralmente opposte, giustificando così la propria campagna elettorale in contrapposizione al partito di centrosinistra. Sottolinea, inoltre, che la sua candidatura e la successiva elezione rappresentano un distacco chiaro dalla linea politica democratica riguardo all’immigrazione.

La Presidente del Consiglio non solo difende l’operato dell’Unione Europea, ma ritiene anche che l’accordo raggiunto sia un passo importante per l’Europa, che dimostra finalmente di aver compreso la necessità di un’azione esterna concertata per affrontare le questioni migratorie. Secondo Meloni, per troppo tempo si è trascurato il ruolo strategico dell’Africa nel panorama geopolitico attuale, un errore che ha permesso ad altri attori, più agili e incisivi, di avanzare e espandere la loro influenza nel continente.

L’accordo Ue-Egitto rappresenta dunque una mossa strategica volta a rafforzare la presenza e l’influenza europea in Africa, oltre che a gestire i flussi migratori con maggiore efficacia. La Presidente Meloni invita a una riflessione sull’importanza di mantener vivo il dialogo e di esercitare un’azione concreta, in modo da non perdere terreno in un contesto geopolitico già complesso e in rapida evoluzione.

L’iniziativa si inserisce nella più ampia politica europea sulla migrazione, che mira a stabilire partenariati con i paesi d’origine e di transito per prevenire partenze pericolose e irregolari, combattere il traffico di esseri umani e favorire il rientro e la riammissione dei migranti non aventi diritto al soggiorno in Europa. Con queste dichiarazioni, la Presidenza del Consiglio manifesta la volontà di rilanciare un’azione esterna europea più incisiva e coerente, prendendo posizione contro le critiche interne e mirando a una politica di maggiore controllo e cooperazione.