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Piazza Affari in Ascesa: Chiusura Positiva per la Borsa Milanese

In ECONOMIA
Gennaio 12, 2024
Terna e Recordati trainano il Ftse Mib, che si riavvicina al record di inizio anno. Spread Btp-Bund in calo e settore energia in rialzo tra geopolitica e clima.

La Borsa milanese ha concluso l’ultima sessione della seconda settimana dell’anno con il vento in poppa. Il principale indice di Piazza Affari, il Ftse Mib, è salito dello 0,73% raggiungendo il traguardo dei 30.470 punti. Questo balzo ha riportato l’indice vicino al picco di 30.569 punti segnato l’8 gennaio, dimostrando la forza del mercato azionario italiano in un periodo di marcata volatilità finanziaria globale.

I volumi di scambio si sono mantenuti nella norma, con 2,1 miliardi di euro di controvalore, suggerendo una fiducia generalizzata tra gli investitori e un mercato che sembra trovare solidità nonostante le incertezze economiche.

Uno sprint particolare è stato registrato da Terna che ha visto le sue azioni crescere del 3,59%. Il gestore della rete elettrica nazionale ha beneficiato delle valutazioni positive degli analisti di Bnp Paribas, che hanno recentemente appioppato un giudizio ‘neutrale’ sul titolo. La nota positiva per Terna è un segnale di fiducia nell’infrastruttura energetica italiana e nelle prospettive di crescita sostenibile.

Un altro eccellente performer della giornata è stata Recordati, con un incremento del 3,54% e una quotazione che ha toccato i massimi dall’inizio dell’anno scorso. Si tratta di un successo significativo per il gruppo farmaceutico, che continua a mostrare forza nel contesto di un settore impegnativo e altamente competitivo.

Non da meno, ha brillato Prysmian, avanzando del 3,44%, con l’occhio puntato sui progetti correlati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), suggerendo che il futuro potrebbe riservare nuove opportunità per il leader nella produzione di cavi.

In parallelo, il comparto energetico ha compiuto balzi in avanti notevoli, dal +2,77% di Saipem all’+1,55% di Eni. Quest’ultima, in particolare, ha beneficiato dell’aumento dei prezzi del greggio e del gas, scaturiti dagli attacchi di USA e Regno Unito in Yemen e dalle temperature basse che hanno colpito l’Europa.

Il settore bancario ha offerto performances variegate, con movimenti che vanno dalle posizioni più forti di Bper (+2,51%) e Mps (+1,44%), alle più modeste come quella di Unicredit (+0,16%) e Banco Bpm (+0,04%), fino alla stabilità di Intesa.

L’aspetto interessante della giornata è stato senza dubbio il calo dello spread tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi, sceso a 154.3 punti. Questo restringimento del differenziale è indicativo di un crescente ottimismo verso il debito italiano, con investitori che evidentemente percepiscono meno rischio nel finanziare il governo italiano rispetto al passato.

Questo ottimismo si riflette nell’atteggiamento dei mercati, pronti a navigare le acque talvolta tumultuose dell’economia globale. Con la bussola puntata sulla crescita e l’innovazione, la Borsa di Milano appare pronta ad affrontare i venti di sfida dell’economia mondiale, promettendo ai suoi investitori un viaggio sicuro verso nuovi orizzonti.