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Prezzi del Gas in Rialzo nonostante le Scorte Elevate

In ECONOMIA
Marzo 17, 2024

La stagione primaverile e le riserve ben oltre la metà della capacità non sono bastate a contenere l’incremento dei prezzi del metano sul mercato europeo. Una situazione di tensione che si riflette nell’ultimo massimo registrato venerdì scorso presso il mercato di Amsterdam (Ttf). L’indice di riferimento ha registrato un rialzo del 3,75%, fissando il prezzo a 27,03 euro per megawattora (MWh) alla chiusura della giornata precedente. Questo balzo nei prezzi segna il punto più alto dal 6 marzo scorso.

Questo aumento di fine stagione trova radici nella crescente domanda di gas in Asia, stimolata anche dall’incremento del costo del carbone, proprio mentre in Europa si registrava un calo dei prezzi. La diminuzione dei prezzi del gas in territorio europeo si era verificata grazie al processo di regolarizzazione degli approvvigionamenti, evidenziato principalmente dal netto taglio delle importazioni di gas russo, passate dal 40% del 2021, con oltre 150 miliardi di metri cubi, ai 43 miliardi di metri cubi del 2023, che rappresentano l’8% del totale.

Gli addetti ai lavori sottolineano che la preferenza per il gas in Asia è dovuta anche ai minori impatti in termini di emissioni di CO2, il che, come sottolineano gli analisti, si traduce in un risparmio significativo per l’industria in termini di certificati verdi. Da ciò, gli analisti anticipano un’ascesa nella produzione di energia termoelettrica a gas. Questa tendenza promette di continuare ad esercitare una pressione costante sulla domanda globale di gas.

Nonostante le fluttuazioni, l’attuale panorama mostra che i costi si mantengono allineati ai livelli di novembre 2021. Il 24 novembre di quell’anno, il metano aveva chiuso le negoziazioni al Ttf di Amsterdam a 26,79 euro al megawattora. Dopo il ribasso registrato lo scorso 22 febbraio, a 23,29 euro, e ulteriormente il giorno seguente a 23,06 euro, si è registrata una risalita fino ai picchi del 15 marzo. Sebbene Wood Mackenzie, importante analista del settore, preveda un declino del prezzo da 8,4 a 6,7 dollari per Mbtu (da 7,71 a 6,15 euro) a New York, il contesto rimane incerto.

Complice la maggiore richiesta asiatica, in Europa si prevede un ridimensionamento di 17 miliardi di metri cubi nelle importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) rispetto ai volumi del 2023. Questo fenomeno è attribuibile sia alla riduzione dei consumi sia allo stato delle scorte, che presentano livelli insolitamente elevati per il periodo. In Europa, le temperature miti attese per la prossima primavera concorrono a scorte che raggiungono il 59,77% della capacità totale, corrispondente a 682,16 terawattora (TWh).

Tra i paesi europei, spiccano la Germania, che mostra scorte al 66,25% a 168,81 TWh, e l’Italia, con il 56,47% pari a 111,22 TWh. Vengono poi i Paesi Bassi (54,29% a 77,37 TWh), l’Austria (75,43% a 73,9 TWh) e la Francia (38,87% a 52,22 TWh). In conclusione, nonostante un panorama di scorte robusto, il mercato del gas naturale dimostra una certa volatilità, riflettendo una complessità di fattori che non rendono agevole prevedere le future tendenze dei prezzi.