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Prudenza regna nel mercato azionario europeo mentre occhi puntano ai dati inflazionistici USA

In ECONOMIA
Gennaio 08, 2024
Al centro dell'attenzione delle Borse europee c'è l'attesa per il dato sull'inflazione americana, mentre i mercati digeriscono gli ultimi sviluppi economici e finanziari.

Nel complesso panorama europeo, i mercati azionari manifestano un approccio cautelativo, ostentando reazioni misurate alla vigilia della divulgazione del cruciale indice inflazionistico degli Stati Uniti, previsto per giovedì prossimo. Gli investitori sembrano soppesare con attenzione ogni movimento, monitorando da vicino le mosse delle banche centrali in un contesto economico globale che mostra segnali di resilienza accanto a indizi di un progressivo rallentamento.

Nonostante dati incoraggianti provenienti dalla Germania, dove le esportazioni di novembre hanno registrato un salto oltre le aspettative con un balzo del 3,7%, il moderato incremento degli ordini di fabbrica dello 0,3% ha temperato le ambizioni di crescita. Un ulteriore motivo di ponderazione è sorto dall’entusiasmo contenuto degli investitori nell’Eurozona, dove l’indice di fiducia si è attestato a -15,8, margine leggermente inferiore alle previsioni. C’è tuttavia un barlume di ottimismo nella fiducia dei consumatori, superiore alle attese con un -15, a fronte di una previsione di -15,1. Le vendite al dettaglio di novembre rimangono in linea con le previsioni a -0,3% rispetto al mese precedente.

Sullo sfondo nazionale, la Borsa di Milano si limita a un incremento dello 0,1%, portando l’indice Ftse Mib a 30.473 punti. A brillare è Amplifon, la quale si gode la posizione di leader grazie a un rialzo di quotazione da parte di Morgan Stanley e a un target price innalzato a 35 euro. Tra gli altri progressi, spiccano le performance di Mps e Mediolanum, con l’ultima che ha archiviato il 2023 con una raccolta netta impressionante di 7,3 miliardi. Al contrario, Saipem ed Eni subiscono contraccolpi, rallentati dal calo dei prezzi delle materie prime. Il petrolio, in particolare, testimonia una flessione del 4% per il WTI, che retrocede a 71 dollari al barile, mentre il Brent scivola del 3,8% al di sotto della soglia di 76 dollari.

A registrare un calo consistente è anche il prezzo del gas, che perdendo oltre l’8%, raggiunge quota 31,6 euro al megawattora, toccando i livelli di fine novembre 2021. D’altra parte, le altre piazze finanziarie europee dipingono un quadro di alti e bassi: Francoforte incrementa dello 0,44%, Parigi dello 0,15%, mentre Londra arretra dello 0,08%.

Sul fronte del debito pubblico, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si mantiene sui 168 punti base, con il tasso di rendimento del decennale italiano che si posiziona al 3,86%. In conclusione, per quanto riguarda il mercato valutario, l’euro risale terreno nei confronti del dollaro, con un tasso di cambio a 1,0957.

L’attenzione resta dunque ancorata ai dati imminenti dell’inflazione USA, che potrebbero determinare un nuovo indirizzo nelle politiche delle banche centrali e influenzare l’andamento dei mercati nelle settimane a venire.