In un clima di profonda stima e riconoscenza, il mondo del basket ha reso omaggio ad una delle sue figure più emblematiche: Sandro Gamba. La cerimonia si è tenuta presso l’Università Luiss di Roma, dove, a seguito della proiezione del docufilm “Un coach come padre”, il noto allenatore, ormai nonagenario, ha ricevuto un premio che simbolizza l’immenso contributo fornito alla pallacanestro italiana.
Sorriso sulle labbra e con una memoria ancora vivida dei successi del passato, Gamba, oggi 91 anni, ha espresso la sua gratitudine per un’esistenza ricca di traguardi e soddisfazioni: “Il basket mi ha dato tanto, ho vinto tanto, non posso chiedere nulla di più dalla vita”. Queste le parole umili di un uomo che ha attraversato decadi di sport, modellando con maestria l’arte dell’allenare e ottenendo vittorie che hanno reso leggenda il suo nome.
Il docufilm, scritto e diretto da Massimiliano Finazzer Flory, attraversa momenti storici del basket italiano e la vita di Gamba, facendo luce sul rapporto tra sport e socialità in un contesto spesso segnato dalla guerra. Non solo un racconto delle imprese sportive, ma anche una riflessione sui valori etici che lo sport dovrebbe sempre trasmettere.
Figure del calibro di Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati e Renato Villalta hanno contribuito al docufilm con i loro tributi, sottolineando l’importanza che Gamba ha avuto nella loro formazione personale e professionale. Il docufilm diventa quindi un lascito per le nuove generazioni, un monito a tenere alto lo spirito sportivo e le buone pratiche.
Francesco Di Ciommo, prorettore con delega allo Sport della Luiss, ha evidenziato la portata simbolica di questa celebrazione: accogliere un simile esempio di virtù sportive e di vita è un onore per l’università e un messaggio potente per gli studenti. Gamba non rappresenta solamente un mito nel basket o nello sport italiano: la sua figura è sinonimo di un’etica e di un impegno che lo hanno reso figura paterna per innumerevoli giovani incontrati lungo il suo percorso.
Nel corso di una straordinaria carriera, Gamba ha visto l’Italvolley conquistare l’Europa nel 1983, ha collezionato ben 15 titoli nazionali e due Coppe dei Campioni. Questo è il lascito di un “coach che è stato come un padre”, un’eredità che si spera possa continuare ad ispirare chi vive lo sport con passione ed onestà.
