
In un discorso toccante tenuto al Quirinale il giorno dell’8 marzo, celebrato in tutto il mondo come la Giornata Internazionale della Donna, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha lodato il ruolo cruciale che le donne hanno ricoperto e continuano ad avere nel guidare il cambiamento e promuovere l’emancipazione nella società. Con toni riflessivi, il Presidente ha sottolineato come i desideri di crescita personale e sociale siano profondamente legati alle figure femminili, che sin dai tempi antichi hanno rappresentato una forza propositiva per la società.
Citando figure tragiche della mitologia greca come Alcesti, Antigone, Clitemnestra, Fedra, Medea ed Elettra, Mattarella ha sottolineato come tali personaggi mantengano un’attualità e offrano ancora spunti di riflessione. Queste eroine, protagoniste delle lotte per la giustizia e la legittimazione dei diritti nell’antichità, hanno continuato a ispirare generazioni successive, rappresentando un modello di tenacia e determinazione. Il riferimento alla commedia “Le donne al parlamento” di Aristofane segna un ulteriore esempio in cui, secondo le parole del Presidente, le donne si trovano nelle condizioni di dover prendere il posto degli uomini per ristabilire un ordine quando la situazione degenera.
La connessione tra la rappresentazione mitologica e storica delle donne come forza motrice del cambiamento trova riscontro nella realtà dei movimenti femminili impegnati nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace. Mattarella ha ricordato la figura di Dorothy Day, attivista americana che dedicò la sua vita alla lotta per i diritti delle donne, tra cui il suffragio universale, e si batté contro la povertà e l’esclusione sociale, impegnandosi infine nella causa pacifista.
La celebrazione dell’8 marzo da parte del Capo dello Stato assume un valore simbolico e pratico, segnalando il riconoscimento delle istituzioni verso il contributo ineguagliabile delle donne nello sviluppo sostenibile e nell’equità di genere. L’intervento del Presidente Mattarella è anche un appello a non dimenticare le conquiste passate e a perseguire con costanza le sfide presenti e future nell’ambito dei diritti e dell’uguaglianza di genere, sostenendo le azioni e le politiche che favoriscono una piena e effettiva partecipazione femminile in ogni ambito della vita sociale, economica e politica del paese.
In concomitanza con le celebrazioni in Italia e nel mondo, la riflessione proposta dal Presidente Mattarella è un invito a considerare la storia non solo come un ricordo del passato, ma come un insegnamento vivo, la cui lezione può guidarci verso un futuro di maggiore giustizia e uguaglianza.