
La giornata di ieri ha visto le principali piazze finanziarie europee confrontarsi con un quadro di incertezza, seguito alla pubblicazione dei dati relativi al Pil dell’Eurozona. Con un Pil trimestrale che ha evidenziato una crescita ferma a zero, gli investitori si sono mostrati titubanti, muovendosi con cautela tra le variazieggini dei mercati.
La Borsa di Milano ha registrato una lieve crescita dello 0,1%, mentre Parigi ha chiuso con un moderato guadagno dello 0,26%, seguita dall’incremento dello 0,17% segnato da Madrid. Tuttavia, tale ottimismo non si è riflettuto in alcune delle maggiori borse del continente, con Francoforte e Londra che hanno rispettivamente perso lo 0,2% e lo 0,35%.
Nonostante questo clima di incertezza, i futuri statunitensi si sono dimostrati positivi in attesa dei dati sul lavoro provenienti dagli Stati Uniti. Questo slancio verso l’alto è in parte da attribuire alla fiducia riposta dagli operatori di mercato nei segnali dati dalla Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea riguardo alla gestione dei tassi di interesse.
Il mondo dei rendimenti sta vivendo un momento di particolare interesse: il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si posiziona a 132,4 punti, con il rendimento annuo del debito italiano in calo di 3 punti percentuali, attestandosi al 3,58%. In parallelo, il rendimento dei titoli di stato tedeschi ha visto una diminuzione di 4,1 punti, portandosi al 2,26%.
Sul fronte delle materie prime, il mercato del petrolio ha subito una leggera contrazione, con il Wti che segna un -0,16% fermandosi a 78,8 dollari al barile. Contrariamente, si assiste a un’accelerazione nel prezzo del gas naturale, che con un incremento del 2,53% raggiunge i 26,65 euro al MWh.
Tra le varie performance aziendali, Vivendi riduce le proprie perdite attestandosi a -0,63%, mentre Tim mostra un importante rialzo del 2,58%, recuperando dalle perdite subite in seguito alla presentazione del suo piano industriale. Nel settore petrolifero, le tendenze sono miste: Eni, Shell e Bp mostrano incrementi contenuti, mentre TotalEnergies guadagna lo 0,75%. Nel settore delle costruzioni, Saipem e Maire Tecnimont risplendono con rialzi rispettivamente del 2,92% e del 3,11%, grazie alla notizia di una commessa da oltre un miliardo in Algeria.
Il comparto automobilistico regala soddisfazioni agli investitori, con Ferrari e Renault che crescono dell’1% ciascuno, seguite da un rialzo dello 0,82% di Volvo, incoraggiata anche da una raccomandazione positiva.
Infine, nel settore bancario, gli spagnoli Bankinter, Sabadell e BBVA mostrano un’ottima salute. Meno convincenti le prestazioni di Mps e Unicredit: quest’ultima, in particolare, registra una flessione dell’1,1%, anche in seguito alla conclusione della prima tranche del riacquisto di propri titoli.
In sintesi, i mercati finanziari europei si muovono in territorio incerto, con una crescita economica che si dimostra precaria e con gli investitori in attesa di nuovi sviluppi dai grandi istituti centrali e dal mercato del lavoro statunitense.