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Scandalo nei CAS: sequestri e misure cautelari per la cooperativa DESY in provincia di Salerno.-VIDEO-

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Ottobre 01, 2025
L’operazione ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari personali e al sequestro preventivo di beni della Cooperativa Sociale DESY, operante nell’accoglienza dei migranti, per un valore complessivo di 720.579 euro.

Blitz dei Carabinieri del NAS di Firenze, con il supporto del Comando Provinciale di Salerno, questa mattina a Mercato San Severino, Roccapiemonte e Castel San Giorgio. L’operazione ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari personali e al sequestro preventivo di beni della Cooperativa Sociale DESY, operante nell’accoglienza dei migranti, per un valore complessivo di 720.579 euro.  Le indagini, avviate nel dicembre 2023, hanno preso le mosse da un’ispezione in un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) di San Marcello Piteglio (PT), dove erano state segnalate gravi carenze igienico-sanitarie. Gli investigatori hanno riscontrato condizioni di vita precarie per i richiedenti asilo: mancanza di riscaldamento, acqua calda, energia elettrica e servizi fondamentali come assistenza sanitaria, supporto psicologico e lezioni di lingua italiana.  Secondo la Procura di Pistoia, la cooperativa DESY avrebbe attestato falsamente alla Prefettura di Pistoia e ad altre Prefetture la fornitura di servizi mai realmente erogati, ottenendo così rimborsi indebiti. Sono emersi episodi di truffa aggravata ai danni dello Stato, false dichiarazioni e concussione nei confronti dei migranti, costretti a firmare documenti attestanti la regolare erogazione dei servizi sotto minaccia. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano l’amministratore di fatto Salvatore De Simone, l’amministratrice legale Margherita Corrado e tre collaboratrici della cooperativa. L’indagine ha rivelato che il sistema di gestione illecito si estendeva anche ad altri CAS nelle province di Pavia, Avellino, Salerno e Arezzo.  Il provvedimento rappresenta un duro colpo contro pratiche di gestione illecite nell’accoglienza dei migranti, sottolineando come il controllo e la trasparenza nei centri di accoglienza siano fondamentali per garantire sicurezza e diritti ai richiedenti asilo. Gli indagati rimangono comunque presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

dalla redazione