
Negli ultimi anni, la transizione energetica è diventata un pilastro fondamentale per le politiche di sviluppo sostenibile delle grandi aziende energetiche. A2A, storico player nel settore, non fa eccezione e, come dimostrano i dati dei primi nove mesi dell’anno, sta compiendo passi da gigante. Nei primi tre quadrimestri, A2A ha prodotto 4,9 terawattora (TWh) di energia da fonti rinnovabili, pari al 55% della sua produzione totale, evidenziando una netta inclinazione verso l’idroelettrico, l’eolico e il solare.
Uno degli eventi salienti di questo percorso è stata la partecipazione di A2A all’asta di Terna nel mercato delle capacità, dove si è aggiudicata l’intero portafoglio offerto per il 2025, equivalente a circa 4,6 gigawatt (GW). Questo risultato non solo rafforza la posizione di A2A nel panorama energetico nazionale, ma segna anche un incremento delle previsioni economiche, superiori di oltre 60 milioni in confronto al Piano Strategico delineato per il periodo 2024-2035.
In ambito di innovazione e sostenibilità, A2A ha anche inaugurato la prima partnership industriale in Italia per il recupero di calore dai Data Center. Grazie alla collaborazione con DBA Group e Retelit, è stato possibile integrare il calore generato dai centri dati nel sistema di teleriscaldamento, portando benefici tangibili come il riscaldamento di circa 1.250 famiglie aggiuntive all’anno e un significativo risparmio energetico, stimato in 1.300 tonnellate equivalenti di petrolio. Questo progetto permetterà inoltre di evitare l’emissione di circa 3.300 tonnellate di CO2.
A Bergamo, il potenziamento della rete di teleriscaldamento con il calore recuperato dal termovalorizzatore Rea Dalmine si tradurrà nel riscaldamento di fino a 11mila appartamenti. L’accordo con Sea per lo sviluppo di un impianto fotovoltaico all’interno dell’aeroporto di Milano Linate, che produrrà oltre 10 GWh annui, rappresenta un altro esempio di come A2A stia integrando soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente nei suoi progetti di espansione.
Da un punto di vista finanziario e di impegno verso la sostenibilità, A2A ha registrato una riduzione del 33% delle emissioni dirette e indirette di CO2 (Scope 1 e Scope 2) nei primi nove mesi dell’anno. Gli investimenti legati alla Tassonomia Europea hanno raggiunto il 73%, confermando l’orientamento dell’azienda verso pratiche economiche sostenibili. La finanza sostenibile di A2A continua a crescere, composta da strumenti finanziari come la obbligazione perpetua subordinata ibrida in formato green, il prestito ponte da 600 milioni di euro per l’acquisizione della rete elettrica di e-Distribuzione in Lombardia, e nuovi finanziamenti bancari green a supporto degli investimenti in economia circolare.
Questi sviluppi non solo consolidano la posizione di A2A come leader nell’innovazione verde in Italia, ma sottolineano il suo ruolo attivo nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un’energia più pulita e accessibile. Con questi passi, A2A non solo rispetta gli impegni presi con gli stakeholder, ma ridefinisce il proprio modello di business in una chiave decisamente più sostenibile e futuristica.