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Aspettative di Inflazione ai Minimi dal 2021: Uno Sguardo agli Ultimi Dati della BCE

In ECONOMIA
Giugno 28, 2024

Nel mese di maggio, la percezione dell’inflazione da parte delle famiglie si è leggermente ammorbidita, attestandosi al 4,9%, rispetto al 5,0% del mese di aprile. Più significativa appaia la riduzione nelle aspettative inflazionistiche future, che ora per i prossimi 12 mesi si collocano al 2,8%, segnando il dato più basso dal settembre del 2021. Si tratta di un segnale che può essere interpretato come sintomo di una certa fiducia, o almeno di una moderata speranza, che la capacità di resilienza dell’economia abbia inizio di consolidamento.

Negli ultimi tempi, la politica monetaria attuata dalla Banca Centrale Europea (BCE) è stata intensamente focalizzata sul contrasto dell’inflazione, che aveva toccato picchi preoccupanti subito dopo le crisi innescate dalla pandemia e dai conflitti geopolitici come l’invasione russa dell’Ucraina. Le recenti rilevazioni indicano che queste misure stanno iniziando a sortire gli effetti sperati, con un livello di incertezza riguardo alle aspettative inflazionistiche futuro che ha raggiunto il suo picco più basso da febbraio 2022.

Anche l’orizzonte a medio termine rivela tendenze interessanti, con le previsioni sui prezzi a tre anni che vedono ulteriori diminuzioni, scendendo al 2,3% da un precedente 2,4%. Benché le variazioni possano apparire marginali, esse sono indicativi della direzione in cui si sta muovendo la percezione pubblica e possono avere implicazioni significative per la politica economica.

Tuttavia, non tutti i dati emergenti sono positivi o promettenti. Confrontando altri aspetti dell’indagine della BCE, si nota infatti una leggera retromarcia nelle aspettative di crescita del reddito, che hanno mostrato un decremento all’1,2% a maggio, dal precedente 1,3% di aprile. Questa riduzione, sebbene lieve, potrebbe riflettere preoccupazioni riguardo le prospettive di robustezza del mercato del lavoro e degli aumenti salariali, che sono cruciali per il potere d’acquisto delle famiglie.

Un altro elemento che merita attenzione è la percezione della crescita della spesa, che nei 12 mesi precedenti ha visto una flessione al 5,9% da un 6,3%. Le aspettative future sulla crescita della spesa nei prossimi 12 mesi seguono una traiettoria simile, calando al 3,3% dal 3,6% di aprile. Queste cifre suggeriscono una cautela diffusa tra i consumatori, probabilmente influenzata dalle incertezze economiche globali e dalla politica monetaria restrittiva adottata dalla BCE.

In conclusione, sebbene le aspettative di inflazione mostrino una tendenza al calo, segnalando una possibile stabilizzazione, esistono elementi di incertezza e sfide significative all’orizzonte economico. È evidente che ogni movimento di politica economica da parte della BCE verrà attentamente monitorato da investitori, policy-maker e cittadini, in un contesto in cui la fiducia e la prudenza continuano a marciare a braccetto.