Si è svolta questa pomeriggio, presso il Circolo della Stampa di Avellino, la presentazione ufficiale dei candidati di Noi di Centro per la circoscrizione irpina: Guerino Gazzella, Gino Iannace, Angelia Grella e Annunziata Napolitano. All’incontro hanno preso parte il segretario nazionale del partito Clemente Mastella, il dott. Carlo Iannace e il dott. Gerardo Capozza. A margine dell’iniziativa è stata anche inaugurata la sede del comitato elettorale in Corso Vittorio Emanuele II n.141, nel cuore della città. Nel suo intervento, Mastella ha tracciato un quadro del momento politico e delle scelte che hanno guidato il percorso del movimento in vista della prossima tornata elettorale. “Meglio stare dove sono oggi – ha affermato – piuttosto che da un’altra parte, dove molti avrebbero voluto che andassi”. Il leader centrista ha poi richiamato il clima di tensione che ha accompagnato alcune recenti decisioni, difendendo la scelta di sostenere la candidatura di Roberto Fico: “Ho assistito a una sorta di linciaggio morale solo perché non ho fatto quella scelta che altri si aspettavano. Ma Fico è stato eletto presidente della Camera anche grazie ai voti di Forza Italia e della Lega: non sono certo io ad aver scoperto i Cinque Stelle”. Ampio il passaggio dedicato ai territori interni: “Serve continuare a lavorare su Avellino, Benevento e la Valle Caudina, dove la ferrovia è ancora ferma e molte infrastrutture attendono di essere completate. È stata accolta la mia proposta di creare un assessorato alle aree interne della Campania, ma con vere deleghe operative”. Mastella ha infine risposto alle critiche di Carlo Calenda, ricordando la querela presentata nei confronti del leader di Azione, e ha difeso la scelta di candidare il figlio: “Con mio figlio so che, anche se dovessimo litigare, resterà dov’è. E questo, francamente, è già qualcosa”. Sulle prospettive elettorali, il segretario di Noi di Centro si è detto fiducioso: “Le partite si vincono giocandole, e oggi la partita è aperta. Se mi volevano per vincere di là, vuol dire che restando di qua possiamo vincere qui”.
di Marco Iandolo

