“Ringrazio il segretario regionale della Lega, Giampiero Zinzi, per aver presentato immediatamente una interrogazione al ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e al ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti in merito alla chiusura anticipata degli sportelli Atm di Poste italiane, spesso motivata da ragioni di sicurezza a seguito dei numerosi episodi di furti e attentati ai danni dei dispositivi automatici di prelievo”. Lo dichiara il coordinatore dei dipartimenti tematici della Lega, Franco Rauseo. “Sebbene tali misure siano adottate con l’intento di tutelare l’incolumità delle persone e la sicurezza delle strutture, esse stanno tuttavia determinando notevoli disagi per i cittadini, soprattutto nei comuni dove l’Atm postale rappresenta l’unico presidio disponibile per le operazioni di prelievo e versamento”, scrive Zinzi nell’interrogazione facendo riferimento ai diversi comuni dell’Irpinia – tra cui Bisaccia, Calitri, Castelfranci, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Grottaminarda, Lapio, Lioni, Luogosano, Monteverde, Nusco, Paternopoli, Sant’Angelo all’Esca, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Petruro Irpino, Torrioni e Ariano Irpino – gli sportelli Atm di Poste italiane vengono disattivati già dalle ore 13.30, a fronte di un orario ordinario di funzionamento che dovrebbe protrarsi almeno fino alle 19.00. Tale situazione – aggiunge il parlamentare – penalizza in particolare le persone anziane, i cittadini con difficoltà di mobilità e, più in generale, tutti coloro che vivono nei piccoli centri, costretti a spostarsi in comuni limitrofi anche solo per accedere a servizi essenziali”. Il parlamentare della Lega, infine, ha chiesto ai ministri interrogati se “non ritengano opportuno favorire un confronto con l’azienda al fine di individuare soluzioni tecniche o organizzative che consentano di mantenere attivo il servizio anche nelle fasce orarie pomeridiane, ad esempio tramite la riduzione delle giacenze di contante o l’adozione di sistemi di sicurezza più evoluti”. Nei giorni scorsi a sollevare la vicenda era stato il sindaco di Paternopoli, Beniamino Iorio che aveva inviato una nota ufficiale a Poste italiane proponendo una riduzione della disponibilità di contante negli Atm (a un massimo di 5.000/10.000 euro), come possibile soluzione per garantire la continuità del servizio riducendo al contempo il rischio di furti o danneggiamenti, atteso che la presenza capillare di Poste italiane costituisce un elemento fondamentale di coesione sociale e di inclusione territoriale, in particolare nei comuni delle aree interne”.
di Marco Iandolo

