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Bitcoin e Criptovalute: Più Gettoni da Casinò che Moneta Reale

In ECONOMIA
Novembre 20, 2024

Nel corso di un influente convegno all’Università di Firenze dedicato alla memoria di Gaetano Colicigno, Chiara Scotti, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, ha espresso una posizione molto critica riguardo la natura e l’utilizzo delle criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. Secondo la Scotti, queste non possono essere considerate vere e proprie monete, ma piuttosto paragonabili a fiches di un casinò, evidenziando così una natura fondamentalmente speculativa.

Le criptovalute, spiega Scotti, non sono sostenute né emesse da una figura o ente autorizzativo identificabile, ma sono il prodotto di complessi algoritmi che gestiscono reti decentralizzate. A differenza delle stablecoins, che sono regolate e controllate da banche e organismi finanziari riconosciuti e che sono ancorate a valute tradizionali o a un insieme di asset, Bitcoin ed Ethereum rappresentano un terreno molto più incerto.

La Vice Direttrice ha sottolineato l’alta volatilità di queste criptoattività, il cui valore può subire repentini e drastici cambiamenti a seguito di eventi come attacchi informatici, dichiarazioni su social media o manovre di mercato speculative. Questa instabilità le rende inadatte a fungere da vere e proprie monete nella vita quotidiana e le predispone a un’alta speculazione o, in casi peggiori, a usi illeciti come il riciclaggio di denaro o il finanziamento di attività terroristiche.

Inoltre, chi detiene criptovalute non può aspettarsi di poterle convertire facilmente in valuta tradizionale al loro valore nominale, un rischio non trascurabile che mette ulteriormente in discussione la loro funzionalità come asset finanziario sicuro.

Queste preoccupazioni sollevate da Scotti trovano riscontro in un contesto economico globale sempre più attento alle dinamiche di mercati finanziari innovativi, ma non ancora completamente regolati o compresi. La posizione di Banca d’Italia, quindi, appare come un monito a procedere con cautela nell’ambito delle criptovalute, che pur rappresentando un’innovazione tecnologica promettente, portano con sé questioni irrisolte di stabilità economica e sicurezza finanziaria.

Il dibattito sul ruolo e il futuro delle criptovalute è ancora ampiamente aperto. Mentre alcuni esperti credono nel loro potenziale di rivoluzionare il sistema finanziario mondiale, altri, come evidenziato dal discorso della Vice Direttrice Scotti, mettono in guardia sui rischi e suggeriscono un approccio più misurato e regolamentato.

In ultimo, le osservazioni di Scotti non solo illuminano le problematiche associate a questi strumenti finanziari emergenti, ma invitano anche a una riflessione più ampia sulle sfide che le istituzioni finanziarie tradizionali devono affrontare nell’era digitale, sottolineando la necessità di un dialogo continuo e approfondito tra regulatori, economisti e innovatori del settore tecnologico.