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Borrell e il Manifesto di Ventotene: Invio Simbolico a Putin

In POLITICA
Settembre 01, 2024

In occasione del 43° Seminario Federalista a Ventotene, un evento saliente ha catturato l’attenzione dei partecipanti e della stampa: l’inaugurazione di un murale dedicato al Manifesto di Ventotene. Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera e di Sicurezza, ha espresso un pensiero profondo che lega il passato idealistico dell’Europa alla sua realtà politica attuale, suggerendo di inviare una copia del Manifesto a Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa.

Il Manifesto di Ventotene, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni durante il loro confino nell’isola per mano del regime fascista, è considerato uno dei testi fondatori dell’ideale europeista. Il documento sosteneva la creazione di una federazione europea come rimedio alle guerre devastanti e agli egoismi nazionali che avevano segnato la storia del continente.

Il murale, che estende la sua arte su 60 metri quadri di superficie e sfoggia lettere lunghe circa 600 metri, non è solo un omaggio visuale ma anche un promemoria delle fondamenta ideali su cui si è costruita l’Unione Europea. Questa rappresentazione artistica è stata possibile grazie al contributo economico della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, nell’ambito del progetto ‘Eu Street Art’, e alla collaborazione degli artisti Giovanni Anastasia e Valeria Iozzi.

Borrell, durante il suo intervento a Ventotene, ha lodato gli sforzi dell’associazione La Nuova Europa e del Comune nell’avere permesso la realizzazione di questo significativo murale. Ha inoltre riflettuto su come alcune visioni del Manifesto si siano incarnate nella realtà, come l’introduzione dell’euro e del mercato unico, mentre altre, quali la difesa comune e l’esercito unico, rimangono obiettivi a lungo termine ancora da realizzare.

La menzione di inviare il Manifesto a Putin non è meramente simbolica, ma riflette la preoccupazione di Borrell verso la situazione geopolitica contemporanea, in particolare per l’aggressione russa in Ucraina. La dichiarazione ha posto l’accento su un bisogno di riflessione nei confronti dei valori europei di solidarietà, cooperazione e pace, contrapposti all’imperialismo espansionistico che Borrell attribuisce alla Russia attuale.

Parallelamente, Borrell non ha trascurato di esprimere il suo orrore di fronte alla tragedia degli ostaggi israeliani uccisi da Hamas, evidenziando la necessità urgente di un cessate il fuoco che possa mettere fine alle sofferenze e consentire il ritorno degli ostaggi alle loro famiglie. Questi momenti di crisi internazionale rivelano la complessità del ruolo dell’UE nel mantenere una posizione equilibrata e influente su scala globale.

Con queste riflessioni, il murale di Ventotene e il seminario diventano non solo un luogo di celebrazione di ideali passati ma anche un fulcro di dialogo attivo sul futuro dell’Europa e del suo impatto nel mondo. Una lezione che, sperabilmente, attraverserà i confini europei per invitare alla riflessione globale sui valori di pace e cooperazione in un mondo così densamente intrecciato e complesso.