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Campania, giunta Fico, ultime ore prima del varo: nomi, deleghe e tensioni sotto traccia.

In CAMPANIA, POLITICA
Dicembre 30, 2025
Accordo quasi chiuso a Santa Lucia. Il Pd piazza tre assessori, restano incognite su Italia Viva e sulla partita delle Commissioni consiliari. La legislatura parte, ma le fibrillazioni non mancano.

Roberto Fico è a un passo dall’annuncio ufficiale. A Santa Lucia si lavora a porte chiuse, con il cronometro sul tavolo e gli ultimi incastri ancora da definire. Le deleghe sono in fase di rifinitura, mentre il varo della nuova Giunta regionale è atteso per domani, salvo colpi di scena dell’ultima ora. Il quadro politico, però, è ormai quasi completo.  Il Partito Democratico si presenta come il perno dell’operazione e piazza tre pedine di peso. Mario Casillo sarà vicepresidente con delega ai Trasporti; con lui entrano in Giunta Vincenzo Cuomo e Andrea Morniroli, a cui andranno le Politiche sociali. Tre uomini per il Pd: un segnale politico chiaro, destinato a pesare negli equilibri futuri della legislatura.  Resta nell’esecutivo anche Fulvio Bonavitacola, in quota A Testa Alta, come riferimento diretto dell’ex governatore Vincenzo De Luca. A lui la delega alle Attività produttive, in un equilibrio che tiene insieme continuità e nuova fase.   Per Alleanza Verdi e Sinistra arriva Fiorella Zabatta, con un pacchetto di deleghe che comprende agricoltura, innovazione e filiere d’eccellenza. Dalla mozzarella al vino, un settore strategico per l’identità e l’economia regionale.  In quota Movimento 5 Stelle il nome è quello di Gilda Sportiello, che rientra in Campania dopo la campagna elettorale condotta al fianco di Fico. Per il Psi, conferma per Enzo Maraio.   Resta invece ancora aperto il capitolo Italia Viva. Matteo Renzi spinge per Teresa Bellanova, ma sul tavolo resta anche l’ipotesi Angelica Saggese. Una scelta che potrebbe incidere sugli equilibri complessivi dell’esecutivo. Chiusa, invece, la designazione di Noi di Centro: Clemente Mastella ha indicato Maria Carmela Serluca.   La Giunta, insomma, è pronta. O quasi. Perché se l’esecutivo prende forma, nelle stanze del Consiglio regionale restano tensioni evidenti. La partita delle Commissioni consiliari è tutt’altro che definita. Pd, A Testa Alta e M5S fanno la voce grossa e gli spazi si restringono. Le forze minori osservano con attenzione. E annotano.  La legislatura è ai blocchi di partenza. Ma non tutti, al momento, si sentono già davvero a bordo.

di Marco Iandolo