Un’onda di mobilitazione sindacale si sta preparando a scuotere il paese: CGIL e UIL hanno annunciato uno sciopero di 4 ore per l’11 aprile, seguito da una grande manifestazione a Roma prevista per il 20 aprile. In un clima di crescente insoddisfazione per le condizioni del mercato del lavoro, le due principali organizzazioni sindacali italiane elevano la loro voce contro un fenomeno sempre più diffuso: la precarietà.
Durante l’assemblea nazionale Rls Rsu tenutasi a Firenze, Pier Paolo Bombardieri, segretario generale della UIL, ha illustrato le ragioni che stanno guidando i sindacati verso queste forme di protesta, ricevendo un sostegno unanime dai presenti. La decisione si inserisce in un contesto in cui i dati sulla precarietà lavorativa assumono contorni sempre più allarmanti: nel 2023, circa l’85% dei 7 milioni di nuovi contratti attivati riguarda forme di lavoro a termine o lavoro a chiamata.
Non meno preoccupante è la situazione relativa alla sicurezza sul lavoro. Il sindacato si fa carico di evidenziare che il 90% dei decessi sul luogo di lavoro coinvolge imprese in subappalto, dove spesso s’incardinano rapporti di lavoro caratterizzati da una forte instabilità. Un quadro così critico spinge le organizzazioni a premere per un decisivo cambio di rotta nella politica legislativa, oggi ritenuta non soltanto insufficiente, ma in peggioramento sotto l’attuale esecutivo.
Maurizio Landini, segretario della CGIL, nella sua dichiarazione ha messo in luce la necessità di un intervento legislativo per superare la precarietà, sottolineando come il sindacato sia pronto ad adottare tutte le forme di lotta a sua disposizione. Il parlamento rimane l’arena principale per il cambiamento delle leggi, ma di fronte all’inattività o alle azioni ritenute controproducenti del governo, il sindacato non si esime dal considerare percorsi alternativi, come la contrattazione, la proposta di leggi di iniziativa popolare e perfino l’ipotesi di un referendum abrogativo.
L’appello alla mobilitazione sindacale si carica quindi di una pluralità di tematiche: legislazione del lavoro, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e politiche fiscali. La scelta di rappresentare i lavoratori attraverso lo sciopero e la manifestazione pubblica è un chiaro segno del tentativo di influenzare il dibattito pubblico e di mettere pressione alle istituzioni affinché si investa in una reale e tangibile politica di miglioramento delle condizioni lavorative e di vita dei cittadini italiani.
L’attenzione ora si sposta sui dettagli organizzativi dello sciopero dell’11 aprile e sulla grande manifestazione di Roma, occasione durante la quale i lavoratori e i sindacati si aspettano di essere un fronte unito e significativo, per trasmettere un messaggio forte e chiaro a tutti i livelli della politica nazionale.
