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Confermato lo Sciopero Generale del 29 Novembre Dopo Maratona di Dialoghi Infruttuosi a Palazzo Chigi

In POLITICA
Novembre 11, 2024

La situazione politico-sociale in Italia si aggrava con la conferma dello sciopero generale del 29 novembre, decretata da Cgil e Uil al termine di un’estenuante e lunghissima trattativa a Palazzo Chigi. Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, leader rispettivamente di Cgil e Uil, hanno partecipato a quasi sei ore di discussione sulla nuova manovra finanziaria del governo, senza tuttavia trovare un terreno d’intesa con la premier Giorgia Meloni.

L’incontro è stato caratterizzato da un gesto simbolico forte, con i due sindacalisti che hanno omaggiato la Premier Meloni con regali significativi: un libro di Albert Camus, “L’uomo in rivolta” e una calcolatrice. Questi oggetti, pur alleggerendo temporaneamente l’atmosfera, non sono riusciti a smussare gli angoli di una contrapposizione sempre più marcata.

Il governo ha manifestato l’intenzione di rendere strutturale la transizione dell’Irpef da quattro a tre aliquote, accorpando i primi due scaglioni di reddito, e prevede interventi anche sullo scaglione successivo. Tuttavia, le risposte fornite da Meloni non sono state sufficienti per placare le preoccupazioni dei sindacalisti, che hanno giudicato in modo severo la manovra, mantenendo immutata la decisione di procedere con lo sciopero.

Durante l’incontro, che ha impedito a Meloni di partecipare a un comizio a Bologna, la premier ha espresso sorpresa per i toni forti usati dai sindacati, e ha difeso le scelte del suo esecutivo menzionando non solo l’aumento salariale previsto per il pubblico impiego e le misure a favore delle famiglie, ma anche l’impatto del superbonus che continua a gravare sul bilancio pubblico con 38 miliardi previsti per il 2025.

Da parte sua, Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, si è discostato dalla linea di Cgil e Uil, valutando in modo positivo gli interventi del governo sul sostegno ai redditi, il lavoro, i pensionati e le famiglie. Sbarra si è presentato a Palazzo Chigi non con simbolici “gadget”, ma con proposte concrete per il rilancio dello sviluppo nazionale.

Le risposte del governo sui temi caldi, come la detassazione degli aumenti contrattuali e la sanità – quest’ultima lodata dalla Meloni per la cifra record investita – non hanno però mitigato lo spirito critico di Landini e Bombardieri, il quale ha ribadito che i margini di modifica della manovra proposti sono limitati e insufficienti.

L’iniziativa dello sciopero si inserisce in un contesto di crescente tensione sociale, con i sindacati che lamentano una disattenzione verso le urgenti necessità di una parte significativa della popolazione italiana e una predisposizione del governo a investire in settori meno prioritari come quello difensivo. La strada verso un dialogo costruttivo sembra ancora lunga e irto di ostacoli, mentre il fantasma dello sciopero si avvicina, lasciando presagire ulteriori capitolazioni nel panorama sociale e politico italiano.