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“Corpo, umano” di Vittorio Lingiardi: tra arte e scienza sul palco del grattacielo Intesa Sanpaolo

In ECONOMIA
Gennaio 22, 2025

Il grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino ha offerto una serata memorabile il 21 gennaio, diventando palcoscenico per il reading-spettacolo “Corpo, umano” di Vittorio Lingiardi. L’evento, nato dalla collaborazione tra Giulio Einaudi Editore e The Italian Literary Agency, ha segnato un altro successo per l’auditorium, confermando il suo status di centro nevralgico per la cultura nella città.

Vittorio Lingiardi, rinomato per il suo approccio innovativo nell’esplorazione di temi psicologici e umanistici, ha condiviso il palco con l’attrice Federica Fracassi. Insieme, hanno dato vita al libro “Corpo, umano”, trasformandolo in un’esperienza teatrale coinvolgente sotto la direzione artistica di Gianni Forte. Il reading ha articolato una complessa tessitura di voci narrative che hanno illustrato la multidimensionalità del corpo umano, dal punto di vista tanto autobiografico quanto scientifico.

La peculiarità di questo spettacolo risiede nella sua capacità di integrare diverse discipline per rivisitare il concetto di corpo. Tutt’oggi, il corpo è oggetto di analisi e manipolazione in contesti vari, dalla medicina alla politica, alla vita in rete che ne altera la percezione e le interazioni. Lingiardi, mediante il suo lavoro, propone un rinnovato centro di gravità culturale e filosofico intorno al corpo, utilizzando la scienza, il mito, l’arte e la letteratura per esplorarne la complessità.

L’evento ha riscosso un grande interesse, simbolo dell’importanza crescente che il dialogo intersettoriale ha nella comprensione di temi fondamentali della condizione umana. L’approccio multidisciplinare adottato da Lingiardi offre una visione panoramica che va oltre la mera anatomia, toccando i fili invisibili che legano la nostra esistenza fisica alle espressioni culturali e personali.

“Corpo, umano” è più di un semplice spettacolo; è un invito a riflettere sul nostro modo di vivere e interagire con il nostro involucro corporeo e con gli altri. È anche una critica sottile della tendenza contemporanea a trascurare la corporeità a favore di una esistenza sempre più digitale e disincarnata.

In ultima analisi, il successo dell’evento evidenzia una sete collettiva di approcci integrati e profondamente umanistici nei confronti di argomenti che toccano direttamente la nostra esistenza quotidiana. L’auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo ha dimostrato ancora una volta di essere un luogo dove le arti e le scienze si incontrano, fornendo un palcoscenico vitale per l’esplorazione delle più pressanti questioni del nostro tempo. In tale contesto, “Corpo, umano” si staglia come un faro di comprensione, un ponte tra il sapere e il sentire, che illumina la scena culturale con una luce nuova e potente.