
Il 2024 segna un punto di riflessione critica per l’economia italiana: il calo drammatico del fatturato dei consumi, culminato nella scomparsa di 3,2 miliardi di euro previsti, si fonde con una diminuzione allarmante del numero di negozi e attività commerciali. Secondo gli ultimi dati raccolti da Confesercenti e discussi durante la loro assemblea annuale, rispetto alla progettazione del Documento di Economia e Finanza (DEF) di aprile, l’Italia si trova in una situazione di evidente difficoltà.
Negli ultimi dieci anni, il tessuto commerciale italiano ha visto l’evaporazione di circa 140.000 esercizi commerciali. Da un lato, il numero di nuove aperture si è notevolmente ridotto: la caduta è del 52% rispetto al 2014. Specificatamente, il settore del commercio ambulante ha subito un calo del 76%, mentre ristorazione e bar hanno registrato una diminuzione del 40%. Tali cifre non solo riflettono un mutamento dei paradigmi nel consumatore italiano, ma anche una trasformazione profonda nel panorama economico e sociale del Paese.
Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, sottolinea la necessità di affrontare questa crisi con interventi mirati. La principale sfida da raccogliere riguarda la crescita economica, incentrata in modo particolare sui consumi delle famiglie. Per invertire questa tendenza negativa, De Luise propone di aumentare la coesione sociale attraverso un “progetto comune”. Il bisogno di un dialogo meno conflittuale e più costruttivo in campo politico è essenziale per promuovere un’atmosfera di collaborazione, piuttosto che di divisività.
Il quadro che emerge mostra una nazione di fronte a sfide strutturali di vasta portata: un’economia che necessita di rinnovarsi e di riadattarsi a contesti rapidamente mutati e un modello di consumo che si evolve verso nuove direzioni. L’accento posto sulla frammentazione dell’offerta commerciale e il declino consistente dell’interesse verso il commercio tradizionale portano con sé riflessioni sulla sostenibilità di modello economico attuale.
Di fronte a questo panorama, la strategia proposta da Confesercenti punta a rafforzare non solo l’economia ma anche il tessuto sociale che la sostiene. Solo con un approccio integrato che metta al centro le necessità delle famiglie e dei piccoli imprenditori, sarà possibile avviare un percorso di recupero effettivo.
In conclusione, mentre il 2024 è caratterizzato da una serie di sfide economiche preoccupanti per l’Italia, è anche un anno che potrebbe segnare l’inizio di un rinnovato impegno collettivo per rivitalizzare i consumi e supportare i piccoli e medi imprenditori. In questo contesto, il ruolo di Confesercenti si dimostra più che mai cruciale nell’indirizzare e supportare le politiche economiche nazionali verso una ripresa concreta e duratura. La strada è in salita, ma la direzione proposta illumina un percorso possibile verso il rilancio dell’economia italiana.