La recente pubblicazione della quarta Enciclica di Papa Francesco, intitolata “Dilexit Nos” (Ci ha amati), segna un momento cruciale nel suo percorso pontificale, rivolgendosi a un mondo che appare sempre più disorientato e fratturato. La release ufficiale, prevista per giovedì 24 ottobre 2024, si presenta non solo come un documento ecclesiastico, ma come un manifesto morale diretto a tutte le sfere della società globale.
L’Enciclica si inserisce in un periodo ciclo di profondo dibattito e riflessione nella Chiesa, influenzato dai lavori in corso del Sinodo e dall’imminente Giubileo del 2025. In questo contesto, il Pontefice mostra di non esitare a confrontarsi con le questioni più urgenti che affliggono l’umanità: dalla crescita delle disuguaglianze alla persistenza dei conflitti, dalle ferite inflitte alla dignità umana fino agli abusi perpetrati contro l’ambiente.
“Il mondo ha perso il cuore,” sostiene Papa Francesco nell’Enciclica, un’affermazione che riflette sia una diagnosi che una sfida. “Dilexit Nos” diventa così una chiara chiamata a riscoprire e rivitalizzare i principi cardini dell’amore cristiano, evidenziando come questi possano offrire risposte alle problematiche contemporanee.
La scelta di focalizzare l’enciclica sul tema del Sacro Cuore di Gesù non è casuale. Infatti, la figura del Sacro Cuore, emblematicamente associata alla misericordia e all’amore incondizionato, si carica qui di una nuova attualità. Papa Francesco recupera e valorizza una tradizione che affonda le radici nel lontano 1673, quando Santa Margherita Maria Alacoque ricevette le visioni che innestano questo culto nel tessuto della fede cattolica.
Il testo si arricchisce ulteriormente grazie ai contributi di mons. Bruno Forte, teologo e arcivescovo di Chieti-Vasto, e di Sorella Antonella Fraccaro, capo delle Discepole del Vangelo, entrambi presentatori dell’Enciclica alla stampa. La loro partecipazione non solo conferisce profondità teologica alle riflessioni proposte, ma sottolinea l’approccio inclusivo e dialogico che Francesco continua a promuovere all’interno della Chiesa.
Inoltre, l’Enciclica fa una ricostruzione storico-spirituale che lega i messaggi di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque con la necessità contemporanea di un rinnovato impegno etico e spirituale. Il Pontefice invita tutti — credenti e non — a rispondere a questa espressione di amore divino con un impegno concreto per la giustizia e la pace.
Papa Francesco, quindi, non si limita a delineare una crisi; offre anche una via per superarla. Con “Dilexit Nos”, ci esorta a riscoprire il cuore non solo come simbolo di affetto, ma come centro vitale della nostra azione nel mondo, motore di una rinascita morale e spirituale indispensabile per affrontare le sfide del nostro tempo. In un’epoca segnata da tensioni e disumanizzazione, l’Enciclica si propone come un faro di speranza, guidando verso un futuro dove l’amore possa realmente regnare sovrano, rigenerando le relazioni umane e la visione collettiva di una società più giusta e solidale.
