Scoppia la polemica politica in Campania intorno alla raccolta firme per la lista “Fico Presidente”, a sostegno della candidatura di Roberto Fico alle prossime elezioni regionali. Secondo quanto riportato dal sito di informazione Stylo24.it, il Movimento 5 Stelle avrebbe utilizzato alcune sedi istituzionali per organizzare la raccolta delle sottoscrizioni necessarie alla presentazione della lista. Nel dettaglio, un messaggio inviato agli iscritti del Movimento invitava i simpatizzanti a recarsi, nella giornata di oggi, dalle ore 9:30 alle 15:00, presso due luoghi precisi: l’Assessorato allo Sport del Comune di Napoli, al terzo piano di Palazzo San Giacomo, e l’ufficio del consigliere metropolitano Salvatore Flocco, situato al terzo piano della Città Metropolitana di Napoli. Una scelta che ha immediatamente acceso le critiche dell’opposizione. Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania, Severino Nappi, ha commentato duramente la vicenda: “Apprendiamo che il M5S avrebbe utilizzato sedi istituzionali a mo’ di comitato elettorale per raccogliere le firme per la lista ‘Fico Presidente’. Questo modus operandi, certamente discutibile sul piano dell’opportunità, viola anche la legge 150/2000 che vieta espressamente l’uso di strutture o risorse istituzionali per scopi di partito”, ha dichiarato Nappi. L’esponente leghista ha poi aggiunto: “Ci chiediamo chi, dal Comune e dalla Città Metropolitana, abbia dato disponibilità per ospitare una raccolta firme in sedi istituzionali e cosa avrà da dire Fico su questa vicenda. È l’esempio di come il M5S sia passato dal voler aprire i ‘Palazzi’ come scatolette di tonno ad occuparli per scopi elettorali, togliendo tempo e spazio all’attività amministrativa. Alla faccia della coerenza, della trasparenza e dell’onestà. Caro Fico, a Napoli si dice: ccà nisciuno è fesso!”. Al momento, dal Movimento 5 Stelle e dallo staff di Roberto Fico non sono giunte repliche ufficiali. La vicenda potrebbe tuttavia aprire un nuovo fronte di polemica politica a poche settimane dall’avvio della campagna elettorale in Campania.
di Marco Iandolo

