Gli italiani stanno preparando le loro tavole per salutare il 2024, e i dati emersi da una recente analisi del Centro Studi Confcooperative rivelano che la spesa per il cenone di San Silvestro quest’anno toccherà la cifra record di 2,3 miliardi di euro. Questo importo non soltanto supera di 100 milioni di euro quello dello scorso anno, ma evidenzia anche un aumento di 350 milioni rispetto al Capodanno che precedette la pandemia globale.
La crescente spesa per il cenone di Capodanno non è necessariamente sintomo di una maggiore inclinazione all’acquisto, ma piuttosto il risultato di una serie di fattori congiunturali. In primo luogo, l’inflazione e il persistente caro-vita hanno inevitabilmente portato a un aumento dei prezzi al consumo, influenzando così anche i costi dei prodotti tipici delle feste. In aggiunta, il lieve aumento delle tredicesime, passate dai 49 miliardi del 2023 ai 51,3 miliardi di euro di quest’anno, e un incremento della percentuale di occupazione hanno fornito agli italiani maggiori risorse da investire nelle celebrazioni di fine anno. Il 2024 è stato etichettato come l’anno del ‘boom occupazionale’, un dato non trascurabile in un’analisi di questo tipo.
Nonostante la capacità di spesa sembri essere aumentata, non mancano le ombre su questo scenario. Il Centro Studi Confcooperative ha evidenziato come il cosiddetto ceto medio sia particolarmente provato dal caro-vita, situazione che ha generato un palpabile malcontento sociale. Inoltre, lo stesso studio ricorda che nel Paese vi sono circa 10 milioni di individui che vivono in condizioni di povertà, sia assoluta che relativa. Questo aspetto sottolinea la profonda disuguaglianza che persiste nella società italiana.
Il cenone di Capodanno, quindi, funge da specchio delle condizioni economiche e sociali del Paese. Se da un lato vi è chi può permettersi di spendere e scegliere prodotti di qualità, mantenendo viva la tradizione culinaria italiana, dall’altro vi sono molti che vivranno la festa in maniera molto più sobria, costretti a una revisione della spesa decisamente più stringente.
Dal punto di vista del comportamento sociale, il modo di celebrare questo passaggio al nuovo anno appare variegato: la metà degli italiani sceglie di attendere i dodici rintocchi in casa, circondati da familiari e amici, mentre il 30% ha optato per festeggiare l’inizio del 2025 viaggiando. Infine, il restante 20% ha scelto di trascorrere la serata in eventi organizzati da ristoranti e hotel, segno che nonostante tutto, la voglia di festeggiare, di ritrovarsi e di brindare a un nuovo inizio resta un punto fermo nella cultura italiana.
La situazione economica e occupazionale del 2024 offre dunque uno sfondo cruciale per interpretare questi comportamenti, riflettendo tanto le sfide quanto le opportunità che si presentano agli italiani di oggi. Questa analisi ci ricorda come le tradizioni resistano e si adattino anche in contesti economici mutevoli e talvolta difficili, rinnovando ogni anno l’esperienza collettiva del cenone di Capodanno, un rituale che, nonostante le pressioni economiche, continua a essere un momento importante di condivisione, speranza e rinnovamento.