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Fondo Asterion in trattative per l’acquisto di quota in Sparkle della Tim

In ECONOMIA
Marzo 22, 2024

In una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri all’interno del mercato italiano delle telecomunicazioni, il fondo di private equity spagnolo Asterion sta valutando di entrare in campo al fianco del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) per l’acquisto di una quota in Sparkle, la branca di Telecom Italia (Tim) specializzata nei servizi di telecomunicazione globale. La notizia, trapelata attraverso fonti consultate da Bloomberg e ancora non confermata ufficialmente, apre scenari inediti per il futuro dell’azienda italiana nel contesto internazionale.

Asterion, già noto agli addetti ai lavori per la sua partecipazione in Retelit, è un fondo che investe in progetti infrastrutturali a lungo termine, e la sua eventuale partnership con il Mef rappresenterebbe un’importante iniezione di capitali e fiducia nel progetto Sparkle. Secondo le indiscrezioni riportate, l’offerta economica che ne scaturirebbe supererebbe gli 800 milioni di euro, un’entità che sottolinea l’interesse crescente nel settore delle infrastrutture digitali e nel potenziale di Sparkle.

L’imminente proposta di acquisizione, attesa per il prossimo mese, giunge in un periodo di fermento per il colosso delle telecomunicazioni italiane, che da tempo si trova al centro di discussioni e analisi relative alla sua ristrutturazione e riorganizzazione strategica. L’ingresso di Asterion nel processo di acquisto non farebbe altro che aggiungere un nuovo livello di complessità e di potenziale sviluppo per Sparkle.

Non è ancora chiaro quale sarebbe l’impatto di una simile operazione sul panorama nazionale e internazionale delle telecomunicazioni, ma gli esperti sottolineano il valore strategico di Sparkle nel settore della connettività e dei servizi internet globali. Il supporto di un ente governativo come il Mef, unito all’expertise e al capitale di un fondo di private equity specializzato come Asterion, potrebbe non solo stabilizzare l’asset, ma anche proiettarla verso nuovi orizzonti di crescita e consolidamento.

Resta ora da vedere quale sarà l’esito delle trattative e come il mercato reagirà ai potenziali cambiamenti di proprietà di uno degli asset più rilevanti nel settore delle telecomunicazioni italiane. Gli occhi degli osservatori restano puntati sull’evolvere della situazione, in attesa di conferme ufficiali e di dettagli più concreti su questa possibile svolta strategica per Sparkle e per il gruppo Tim nel suo complesso.