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Giornata difficile per i mercati finanziari globali: Wall Street limita le perdite

In ECONOMIA
Agosto 05, 2024

La giornata si è aperta all’insegna dell’instabilità sui mercati finanziari internazionali, con Piazza Affari a Milano che ha terminato le contrattazioni all’insegna di una marcata contrazione del 2,27%, stabilizzandosi a 31.293 punti. Questo calo significativo, che nel corso della mattinata aveva toccato il picco del 4,3%, riflette una tendenza globale di avversione al rischio alimentata dalle preoccupazioni di una possibile recessione negli Stati Uniti.

Parallelamente, la tendenza negativa è stata evidente anche a Wall Street, che nonostante abbia visto ridurre le sue perdite nel corso della giornata, ha chiuso in rosso. Il Dow Jones ha registrato un calo del 2,37% posizionandosi a 38.794,37 punti, il Nasdaq ha risalito leggermente terminando a -2,59% a 16.342,09 punti, e l’S&P 500 ha segnato una flessione del 2,42% a 5.216,96 punti.

L’accentuarsi delle tensioni si manifesta anche attraverso le speculazioni di mercato riguardanti interventi imminenti della Federal Reserve (Fed). In risposta agli ultimi sviluppi, i trader hanno inizialmente stimato al 60% la probabilità di un taglio immediato dei tassi di interesse di 25 punti base, anche se tale stima è successivamente diminuita al 30% nel corso del giorno. Tuttavia, permane un forte consenso sull’urgenza per la Fed di agire decisamente nei prossimi mesi, con attesi abbassamenti dei tassi di 50 punti base sia a settembre che a novembre.

In Asia, la Borsa di Tokyo ha registrato perdite record, cedendo il 12,40% e chiudendo a 31.458,42 punti, il che segnala la giornata di contrazione più marcata mai registrata, a causa dei crescenti timori di recessione negli USA e di una rivalutazione dello yen. La valuta giapponese ha visto un’apprezzamento sia nei confronti del dollaro che dell’euro.

Nonostante il panorama cupo, si intravedono segni di miglioramento nel settore dei servizi negli Stati Uniti, con l’indice dei direttori d’acquisto (Pmi) di Ism che a luglio ha segnato una risalita a 51,4, attestandosi sopra la soglia di 50 che distingue una fase di espansione dalla contrazione.

Gli operatori europei, da parte loro, non mostrano segni di ottimismo, con le borse di Milano e Amsterdam che registrano cali significativi attorno al 3%, e Francia e Germania che seguono con perdite poco più moderate. La volatilità e il nervosismo dominano, stimolati dai persistenti timori di una recessione imminente, mentre l’euro mostra una moderata ripresa contro il dollaro.

In sintesi, il quadro è di marcata cautela a livello globale, con mercati che reagiscono tempestivamente ai segnali macroeconomici e alle politiche monetarie. Resta da vedere come queste dinamiche influenzeranno le decisioni imminenti delle banche centrali e se saranno sufficienti a stabilizzare la fiducia degli investitori nel medio termine. Nel frattempo, il consiglio è di mantenere una strategia di investimento bilanciata e attenta ai possibili sviluppi.