Un passo avanti decisivo per l’industria globale emerge dal recente incontro a Verona, dove i rappresentanti delle confindustrie dei Paesi G7, sotto la guida della B7 Chair Emma Marcegaglia, hanno affrontato i nodi cruciali legati all’innovazione tecnologica. Durante la riunione di ministri, è stato consegnato al ministro italiano delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, un documento ufficiale che evidenzia la posizione e le prospettive dell’industria relativamente a tematiche chiave quali l’innovazione, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale (IA).
I membri del G7, grazie alla visione condivisa espressa da Marcegaglia, riconoscono l’enorme potenziale dell’IA quale motore di prosperità e progresso sociale ed economico. Questa tecnologia, come emerso dalle discussioni, ha infatti la capacità di incrementare l’inclusività sociale, di elevare la qualità dell’assistenza sanitaria, e di supportare le diverse transizioni in atto, come quella ecologica e industriale. L’espansione delle tecnologie digitali in nuovi settori è vista come un cardine per trasformare e ottimizzare i processi produttivi e di gestione all’interno delle imprese.
Con un appello alla sinergia tra pubblico e privato, l’industria dei G7 sottolinea la necessità di un ambiente di applicazione dell’IA sicuro, affidabile e soprattutto benefico per l’intera comunità. È stato accentuato l’importanza di investire in sistemi produttivi che integrino l’IA, per rafforzare la competitività industriale e mitigare i rischi associati alle nuove tecnologie.
Il B7 non manca di sottolineare il proprio impegno nel supportare il G7 nella definizione di regole, principi e standard per un utilizzo dell’IA responsabile e capillare. L’approccio proposto è decisamente multilaterale e intende favorire uno sviluppo uniforme delle conoscenze sull’IA, tramite la creazione di un centro di conoscenza comune per i Paesi membri.
L’intento è dunque quello di stimolare e monitorare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale a livello globale, perseguendo l’obiettivo di una crescita equilibrata che tenga conto delle implicazioni etiche, legali e sociali di questa tecnologia pervasiva. Le sfide del futuro saranno affrontate attraverso una strategia che associa innovazione a responsabilità, col fine di garantire che i benefici dell’IA siano condivisi e distribuiti equamente nella società.
