Le preoccupazioni internazionali e le dinamiche di mercato continuano a influenzare Piazza Affari, che segna una diminuzione dello 0,5%, un rallentamento rispetto al calo iniziale. Seguendo la tendenza degli altri listini europei, la piazza finanziaria milanese vive una giornata di cautela, con alcuni settori chiave a mostrare segni di debolezza.
In particolare è il segmento del lusso a soffrire le maggiori perdite, guidato da aziende di punta come Cucinelli, che lascia sul terreno l’1,4%, e Moncler, che subisce una contrazione dell’1%. I dati riflettono una crescente incertezza che aleggia sul futuro immediato del settore, famoso per la sua volatilità in risposta a shock economici e variazioni nei gusti dei consumatori.
Una nota stonata arriva anche dal settore degli alcolici, con Campari che scende dell’1,3% in seguito all’annuncio della Cina di un’indagine antidumping su alcuni liquori europei. L’indagine potrebbe preludere a nuove barriere commerciali che colpirebbero i produttori italiani, famosi per le loro esportazioni di qualità.
Recordati registra una flessione dell’1,7%, mentre Ferrari e Leonardo perdono entrambi l’1,1%. Tim cala dello 0,9%, ancora influenzato dalle incertezze correlate alla gestione della sua rete.
Il settore delle utilities non è da meno, con aziende come Erg, Enel, A2a e Hera che registrano cali variabili, in un contesto in cui il prezzo del gas evidenzia un trend discendente. In controtendenza, il prezzo del petrolio alza la testa, esercitando pressione sulle aziende dell’energia come Tenaris, Eni e Saipem, che mostrano segni di indebolimento.
Per quanto riguarda il comparto bancario l’andamento è misto. Mps e Intesa registrano rispettivamente una salita dello 0,9% e dello 0,2%. In contrapposizione, le performance di Bper, Banco Bpm e Unicredit sono meno brillanti, con variazioni marginali che rispecchiano un clima di incertezza nel settore.
Un barlume di positività pervade Prysmian, che risale di un contenuto 0,4%, mostrando una resilienza degna di nota in un panorama altrimenti difficoltoso.
I dati legati al differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi rimangono stabili, attestandosi a 168 punti base, ma il rendimento del decennale italiano registra una crescita, toccando il 3,81%. Questo movimento sottolinea come la cautela sia ancora la parola d’ordine tra gli investitori, che rimangono attenti alle dinamiche di un mercato che continua a mostrare una certa imprevedibilità.
