Il mercato statunitense si rivela un baluardo insostituibile per l’esportazione del marmo italiano, con una spesa annuale che supera i 3,4 miliardi di euro. Le cifre parlano chiaro: gli USA sono la destinazione principale del marmo lavorato e grezzo proveniente dall’Italia, delineando un quadro economico robusto per il settore lapideo nazionale.
Questi dati emergono dalle ultime rilevazioni di Nomisma, presentate da Emanuele di Faustinio nel corso della 58/a edizione di Marmomac, l’evento internazionale che celebra la filiera della pietra naturale e si tiene annualmente a Verona. Il contesto è di un’industria che, non solo risplende per i numeri da export, ma si posiziona anche al secondo posto a livello globale tra i Paesi esportatori di pietra.
Il legame tra l’industria italiana della pietra naturale e il mercato americano è cresciuto considerevolmente: nell’ultimo decennio, l’export verso gli USA è aumentato del 56%, una crescita che ha permesso all’Italia di sorpassare concorrenti internazionali come Brasile e Cina. Ormai nel 2023, il marmo italiano detiene una quota di mercato del 18% negli Stati Uniti, confermando la preferenza americana per l’eccellenza, la qualità e l’unicità dei prodotti lapidei italiani.
Negli USA, la crescita di interesse per i prodotti lapidei italiani non è distribuita omogeneamente in tutti gli stati, ma si registra un incremento significativo in 37 dei 50 stati federali. Un impulso notevole deriva dal settore dell’ospitalità, che vede un aumento significativo di strutture alberghiere di lusso e medio-alte. Dal 2023 al 2026, si prevede che il numero di hotel crescerà da 59.600 a circa 62.000, secondo i dati di Lodging Econometrics. Questo espansione presuppone una richiesta ancora maggiore di marmo per decorazioni, rivestimenti e finiture di pregio.
Nel solo primo semestre del 2024, gli Stati Uniti hanno visto la nascita di 250 nuove strutture alberghiere, con oltre il 60% di queste classificate come di fascia alta o medio-alta. Inoltre, sono in fase di progettazione più di 6.000 nuovi progetti, che promettono di dirigere altre significative opportunità per l’industria lapidea italiana.
In sintesi, mentre il marmo italiano continua a incantare ed essere apprezzato su scala globale, negli USA questo materiale rappresenta non solo un elemento di lusso ma anche un solido investimento per chi opera nel settore delle costruzioni e del design interno. La sfida per l’Italia sarà quella di mantenere e possibilmente espandere questa leadership, investendo in innovazione e mantenendo gli elevati standard di qualità che il mondo riconosce ai prodotti lapidei del Bel Paese.