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Il Mercato Azionario di Milano chiude l’anno in calo: focus su settori chiave

In ECONOMIA
Dicembre 30, 2024

Nell’ultima sessione di trading dell’anno, il panorama borsistico di Piazza Affari non si mostra particolarmente brillante, registrando un decremento dello 0,38%, posizionandosi a 34.031 punti. Questo andamento riflette una tendenza generale di cautela da parte degli investitori, i quali si trovano a navigare in acque turbolente caratterizzate da incertezze economiche a livello globale.

Uno degli indici più significativi, che sta attirando l’attenzione degli analisti finanziari e degli investitori, è il Ftse Mib che, composto dai principali titoli italiani, offre uno spaccato interessante sullo stato di salute delle maggiori aziende operanti nel paese. Ferrai e Prysmian, due colossi nei rispettivi settori di automotive e tecnologia, hanno registrato cali rispettivamente del 1,16% e dell’1,09%. Anche Leonardo, attivo nel settore della difesa e dell’aerospazio, mostra una variazione negativa dello 0,97%.

Nonostante questo scenario apparentemente desolante, alcune note positive emergono dall’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena (Mps), che mostra un incremento dello 0,33%. Questo risultato positivo si può attribuire all’entrata di nuovi membri nel consiglio di amministrazione, annunciata recentemente, il che ha potuto infondere una certa fiducia negli investitori.

Altro dato rilevante riguarda il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali, che si è attestato a 113,9 punti. Quest’ultimo rappresenta un segnale di come il mercato percepisce il rischio relativo all’investimento in debiti sovrani italiani rispetto a quelli tedeschi, con un rendimento annuo degli italiani che cala di 1,1 punti percentuali al 3,53%, contrapposto a una leggera diminuzione dello 0,4 punti nel rendimento tedesco, che si posiziona al 2,38%.

Guardando altri attori chiave del mercato, si notano performance miste. Banche come Popolare di Sondrio e Banco BPM mostrano flessioni rispettivamente dello 0,8% e dello 0,77%, mentre aziende nel settore energetico e delle utility come Hera e A2A hanno registrato leggeri guadagni.

La situazione di Saipem, Stm, Stellantis e Generali, con cali moderati che variano tra lo 0,51% e lo 0,72%, mostra come il settore dei servizi e quello industriale stiano affrontando sfide simili, probabilmente influenzate da questioni globali come le tensioni commerciali o le catene di approvvigionamento interrotte.

In conclusione, il quadro che emerge da Piazza Affari nell’ultimo giorno di trading dell’anno è uno specchio delle tensioni globali e delle sfide interne che l’Italia sta affrontando, con alcune aziende che si dimostrano resilienti a fronte delle avversità. Gli investitori, così come gli analisti, continueranno a monitorare attentamente questi sviluppi, cercando di anticipare le mosse future in un mercato che non smette mai di sorprendere.