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Impatto delle Elezioni Europee sulle Borse: Analisi dei Risultati Finanziari

In ECONOMIA
Giugno 10, 2024

L’effetto delle recenti elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo non si è fatto attendere sui mercati finanziari continentali, mostrando una netta contrazione nelle performance delle principali borse, ad eccezione di quelle del Regno Unito. La City di Londra, infatti, ha evidenziato una flessione più contenuta (-0,45%), segnalando per la prima volta una sua parziale indipendenza dai movimenti politici europei in seguito alla Brexit.

Il clima di tensione e incertezza generato dal voto ha influito in modo significativo sui principali indici azionari. Parigi ha registrato una delle perdite più significative, con una decurtazione del 2,1% del suo indice principale. Le rielaborazioni dei voti nel cuore dell’Europa non sono state benevole nemmeno per i mercati di Francoforte e Madrid, che hanno segnato rispettivamente un decremento dello 0,94% e dello 0,8%. Anche la Borsa di Milano ha chiuso in territorio negativo, con una contrazione dello 0,99%.

Particolare attenzione merita la situazione dei titoli di stato, dove si è assistito a un incremento del differenziale dei rendimenti. Il cosiddetto spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali si è attestato a 139 punti base, evidenziando un incremento rispetto ai 133 punti della sessione precedente. Tale variazione è stata accompagnata da un aumento del rendimento annuo dei titoli italiani, che è salito a 4,03%, e di quelli tedeschi, aumentato a 2,64%.

I mercati hanno risentito particolarmente delle elezioni anticipate in Francia, indette dal presidente Emmanuel Macron. Questo ha spinto lo spread dei titoli francesi al massimo degli ultimi dodici mesi, toccando i 53,5 punti. Anche il rendimento degli Oat francesi ha subìto un rialzo di 8,4 punti, attestandosi al 3,18%.

Analizzando il panorama bancario, i titoli di questo settore hanno manifestato una vulnerabilità maggiore. A Parigi, Société Générale ha perso il 7,53%, BNP Paribas il 5,27% e Crédit Agricole il 4,82%. Al confronto, le banche italiane, anche se in calo, hanno mostrato una maggiore resilienza: Banco Bpm ha ceduto il 2%, mentre UniCredit e Montepaschi di Siena hanno limitato le perdite, calando rispettivamente dello 0,82% e dello 0,94%.

Nonostante l’instabilità generale, qualche nota positiva è venuta dal settore energetico, dove i produttori di petrolio hanno beneficiato della stabilità del prezzo del greggio. Compagnie come Repsol, BP e Shell hanno registrato leggeri guadagni.

In conclusione, sebbene le elezioni europee mostrino di solito un impatto limitato sulle immediate dinamiche economiche, questa volta hanno evidenziato come scelte politiche possano amplificare incertezze esistenti, influenzando direttamente i mercati finanziari. Lo scenario si complica in vista della prossima decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, prevista per mercoledì, con implicazioni che si estenderanno ben oltre i confini europei. La situazione rimane dunque fluida, richiedendo un’attenzione costante agli sviluppi politici e finanziari.

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Redazione