
La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato una transizione significativa nella metodologia di valutazione del rischio bancario. Rispondendo alle esigenze di un sistema finanziario in rapida evoluzione, la BCE ha deciso di riformare il processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP), che annualmente valuta le banche per identificare eventuali vulnerabilità e imporre misure correttive. Questa ristrutturazione vedrà la sua implementazione progressiva a partire dalla seconda metà del 2024, con l’obbiettivo di una piena operatività per il ciclo di valutazione del 2026.
Claudia Buch, la nuova presidente del Consiglio di vigilanza, spiega che la riforma mira a “incrementare l’efficienza e l’efficacia” del processo attraverso vari adeguamenti. Uno degli aspetti più rivoluzionari è l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa. Questa tecnologia sarà utilizzata per automatizzare compiti di routine, permettendo agli analisti di concentrarsi maggiormente su giudizi di vigilanza basati su valutazioni più profonde e dettagliate.
Nel dettaglio, la riforma introduce una semplificazione nel processo decisionale dello SREP. Per esempio, nelle situazioni in cui il profilo di rischio di una banca non mostra cambiamenti significativi, le decisioni dell’SREP potranno essere aggiornate biennalmente. Questo permetterà una gestione più dinamica e meno onerosa dei requisiti di vigilanza, pur mantenendo una supervisione rigorosa e continua.
È fondamentale sottolineare che la BCE ha chiarito che questa nuova versione dello SREP non sarà una versione “light”. Al contrario, auspica una supervisione “più incisiva e completa”, utilizzando l’intera gamma di strumenti legislativi disponibili. Questo include la possibilità di imporre misure di vigilanza più stringenti, qualora le banche non affrontino adeguatamente le vulnerabilità riscontrate.
L’integrazione tra diverse attività di vigilanza è un altro pilastro della riforma. Questo approccio non solo promette di massimizzare le sinergie tra vari processi, ma anche di rendere la supervisione più coesa e omogenea across different sectors and players in the banking industry.
In conclusione, la BCE sta preparando il terreno per una supervisione bancaria che sfrutti al meglio le nuove tecnologie, riducendo allo stesso tempo gli oneri amministrativi. L’uso dell’intelligenza artificiale, in particolare, potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti e mitigati i rischi nel settore bancario. L’obiettivo è chiaro: assicurare che il sistema bancario rimanga robusto, resiliente e in grado di supportare l’economia europea in un panorama finanziario globalizzato e in rapida evoluzione. Questa riforma rappresenta un passo significativo verso una vigilanza più agile e precisa, pronta a rispondere efficacemente alle sfide del futuro.