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Innovazione e Sostenibilità: L’Eco-Ponte di Gravina di Puglia Stampato in 3D

In ECONOMIA
Gennaio 14, 2025

In un’epoca in cui l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale diventano sempre più cruciale per le infrastrutture del futuro, la cittadina di Gravina di Puglia si è distinta per un primato di eccellenza italiana. Qui, il Politecnico di Bari (Poliba) ha recentemente completato un ambizioso progetto: il primo ponte pedonale in Italia realizzato completamente mediante stampa 3D, battezzato ‘da Vinci’s Bridge’, in omaggio al celebre progetto di Leonardo per il ponte sul Bosforo.

Il design di questo ponte si ispira, infatti, a una visione di Leonardo da Vinci, risalente al 1502, proposta al Sultano di Istanbul, Bayezid II, rappresentando un’impressionante concretizzazione di un’idea rinascimentale attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia. Questo progetto non solo è un omaggio al genio italiano, ma si pone anche come simbolo del ponte tra passato e futuro, fondendo il design storico con la modernità della tecnologia 3D.

A realizzare il ponte è stato un competente team guidato dal professor Giuseppe Fallacara, con gli architetti Ilaria Cavaliere, Angelo Vito Graziano, Francesco Ciriello e l’ingegnere Claudio Gallo. La vicinanza con le aziende locali, tra cui la startup B&Y di Gravina in Puglia e la Wasp di Massa Lombarda, specializzata in stampanti 3D di grandi dimensioni, è stata decisiva per il successo del progetto, testimoniando un efficace esempio di collaborazione pubblico-privata.

Il materiale utilizzato per la stampa del ponte rappresenta un altro aspetto rivoluzionario del progetto. La malta impiegata si caratterizza per il basso impatto ambientale e è composta da polveri di scarto delle lavorazioni lapidee e un legante ecologico a base di geocalce. Questo approccio non solo riduce lo spreco, ma trasforma i materiali di scarto in risorse vitali per la realizzazione di strutture sostenibili.

Oltre all’aspetto ecologico, il ponte si distingue per la sua natura autoportante e la durabilità dei materiali utilizzati, che attualmente sono sottoposti a studi per valutarne le proprietà meccaniche. Questi esperimenti apriranno la via a ulteriori applicazioni nel settore dell’architettura e dell’ingegneria civile, potenzialmente rivoluzionando il concetto stesso di costruzione e design urbano.

Il successo di ‘da Vinci’s Bridge’ ha suscitato interesse anche al di fuori della Puglia. Il Comune di Valledolmo, in provincia di Palermo, ha già esplorato la possibilità di realizzare un analogo ponte pedonale stampato in 3D, adattando il concetto alle specifiche esigenze del proprio contesto paesaggistico e turistico.

Questo ponte non è solo una struttura fisica che attraversa un tratto di terra, ma un simbolo di come la tecnologia e l’ingegneria possano contribuire in maniera significativa alla creazione di un futuro più sostenibile. È un esempio illuminante di come le nuove tecnologie possano essere armoniosamente integrate nella nostra eredità culturale e ambientale, guidandoci verso nuove possibilità di sviluppo e conservazione. La realizzazione del primo ponte stampato in 3D in Italia a Gravina di Puglia segna un momento significativo nell’evoluzione delle infrastrutture civili e apre la strada a futuri progetti innovativi nel paese e oltre.