La Lega di Avellino ha deciso di tutelare i propri iscritti del movimento giovanile dopo le pesanti offese comparse sui social network nei giorni successivi al battesimo del coordinamento provinciale della Lega Giovani, svoltosi lo scorso 12 ottobre. Sotto gli articoli pubblicati da diverse testate di informazione locale sull’iniziativa, sono apparsi numerosi commenti denigratori e insulti personali rivolti ai giovani militanti che hanno scelto di impegnarsi in politica con il partito guidato a livello nazionale da Matteo Salvini. Secondo quanto riferito dalla segreteria provinciale, si tratta di attacchi gratuiti e ingiustificati, che non hanno nulla a che vedere con il confronto politico. “Non si tratta di critiche, ma di vere e proprie offese personali”, sottolineano dal coordinamento irpino, “frutto di pregiudizi che ormai dovrebbero appartenere al passato”. La Lega di Avellino, come precisato in una nota ufficiale, ha conferito mandato a un legale per individuare e perseguire i responsabili dei commenti ritenuti diffamatori. L’obiettivo è quello di difendere la dignità e l’impegno dei ragazzi e delle ragazze che, con entusiasmo, hanno deciso di partecipare alla vita politica locale. Non è la prima volta che il partito in Irpinia denuncia attacchi sui social. In più occasioni, infatti, le discussioni pubbliche sono degenerate in insulti e derisioni, spesso alimentate dal pregiudizio secondo cui una forza politica nata al Nord, ai tempi di Umberto Bossi, non possa operare anche nel Mezzogiorno. “La libertà di opinione è un diritto fondamentale”, spiegano ancora dalla Lega, “ma quando si supera il limite del rispetto e si passa all’offesa personale, non si tratta più di politica. È giusto che a stabilirlo siano i tribunali”. Con questa decisione, il partito irpino intende lanciare un messaggio chiaro: il dibattito democratico non può trasformarsi in odio o disprezzo online, specialmente quando a essere colpiti sono giovani che si affacciano per la prima volta alla vita pubblica.
di Marco Iandolo

