Una nuova preziosa reliquia prende posto tra le mura del Museo del Calcio di Coverciano, strappando al tempo un pezzo di storia sportiva italiana destinato a perpetuare l’eco di un’era dorata. La maglia azzurra di Romeo Menti, indossata da uno dei protagonisti del Grande Torino, è stata donata al museo, dov’esso ora spicca come simbolo di orgoglio nazionale e memoria storica.
Il 4 maggio 1949 è una data incisa a lettere di fuoco nella mente di ogni tifoso e appassionato di calcio: quel giorno, il disastro aereo di Superga mieteva la vita di 18 calciatori granata, tra i quali Romeo Menti, decimando così una squadra che dominava il calcio italiano dell’epoca. Il museo di Coverciano, con la recente acquisizione, non si limita a rendere omaggio al calciatore scomparso ma celebra l’intera formazione che ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport nazionale.
Matteo Marani, presidente della Fondazione Museo del Calcio, ha espressamente ringraziato Nicolò Menti, nipote del campione, per il significativo gesto di donazione. “Accogliere tra le nostre collezioni questa maglia ci riempie di una profonda sensazione di onore e responsabilità”, ha dichiarato Marani, riconoscendo il gesto come un atto di “straordinario valore simbolico e affettivo”.
Il Museo del Calcio di Coverciano, che già ospita una maglia appartenuta a Virgilio Maroso, un altro membro indimenticabile del Grande Torino, si arricchisce così di un altro reperto eccezionale. Tutt’oggi, quello di Maroso resta l’unico esemplare di maglia da club esposto nel percorso celebrativo delle glorie nazionali, testimoniando la particolarità delle due donazioni in un contesto primariamente dedicato alla storia delle selezioni azzurre.
La maglia azzurra di Menti permetterà alle future generazioni di comprendere più intimamente la passione e lo spirito che animavano il calcio italiano del dopoguerra e la leggendaria squadra del Torino. Inoltre, essa offre la possibilità di riflettere su come eventi tragici possano influenzare il corso della storia, cambiando per sempre il destino di persone, famiglie, intere città e, nel nostro caso, di un leggendario team calcistico.
Con l’aggiunta di questo nuovo cimelio al patrimonio del museo, la speranza è che l’eredità di Romeo Menti, e di tutti i suoi compagni scomparsi nella tragedia di Superga, continui a vivere, incarnando l’ideale di sacrificio e grandezza che solo lo sport, nella sua più pura essenza, riesce a trasmettere.
