
Questa estate 2024 si presenta all’insegna dell’internazionalizzazione per il settore turistico italiano. Secondo i recenti studi condotti da Assoturismo Confesercenti e il Centro Studi Turistici di Firenze, l’Italia si appresta a diventare una delle mete preferite per i turisti stranieri. Siamo di fronte a una proiezione che vede l’arrivo di circa 26,3 milioni di ospiti internazionali, con un aumento di 2,6 milioni rispetto all’estate precedente, un incremento che outperforma significativamente quello relativo ai turisti nazionali.
Questo flusso di visitatori rappresenta più di cento milioni di pernottamenti, un numero che illustra non solo la preferenza per le lunghe permanenze, ma anche l’impatto positivo previsto sull’economia locale. Questi dati sono il frutto di un’approfondita ricerca che ha coinvolto 1.512 imprenditori del settore alberghiero e della ricettività, evidenziando una tendenza chiara: durante l’estate 2024, uno su due visitatori in Italia sarà straniero.
Analizzando i mesi estivi, luglio si preannuncia come il periodo di maggiore affluenza, con oltre 39,5 milioni di pernottamenti da parte di turisti internazionali, comprendendo il 37,5% del totale delle notti. Agosto segue con una robusta percentuale del 34,5%.
Dalla distribuzione geografica dei flussi turistici emerge una predominanza europea, sebbene non manchino incrementi notevoli da oltre oceano. Mercati storici come quello tedesco, francese, svizzero, olandese, polacco, austriaco e belga mostrano i maggiori aumenti. A sorpresa, anche il Brasile e gli Stati Uniti si configurano come contributori significativi di questa crescita, mentre mercati come quello canadese e scandinavo rimangono stabili. In leggera contrazione, invece, appaiono i flussi dal Giappone, dalla Cina, dall’India e dalla Spagna.
Questo scenario non solo sottolinea l’attrattiva persistente delle città d’arte e delle mete storiche italiane, ma apre anche nuove prospettive per le località minori e i borghi, che potrebbero beneficiare di una dispersione turistica più equilibrata. Inoltre, la diversità dei visitatori internazionali potrebbe stimolare un arricchimento culturale reciproco, oltre a incentivi economici locali, dalla ristorazione all’artigianato.
Questa estensione del tessuto turistico offre quindi nuove opportunità per imprenditori e lavoratori, stimolando investimenti in infrastrutture e servizi, e promuovendo iniziative culturali che possono tradursi in un incremento dell’occupazione e in una vivacizzazione delle economie locali.
In conclusione, l’estate 2024 si prospetta come un periodo di rinascita e rinnovamento per il turismo italiano, proiettando il paese verso una nuova era di prosperità e apertura internazionale. Sarà fondamentale per gli operatori del settore cogliere queste opportunità e garantire che l’ospitalità italiana continui ad essere sinonimo di eccellenza e calore, caratteristiche che l’hanno resa famosa nel mondo.