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Libertà e Burocrazia: Il Panorama dei Liberi Professionisti Italiani

In ECONOMIA
Novembre 21, 2024

In Italia, il lavoro autonomo si delinea attraverso un mosaico di motivazioni, desideri e sfide. Circa l’83% dei liberi professionisti nel nostro Paese esprime soddisfazione per la scelta di una carriera indipendente, evidenziando un forte apprezzamento per la libertà nella gestione del tempo e delle proprie attività. Tale percentuale sottolinea il prevalente sentore di autonomia che il lavoro autonomo può offrire rispetto all’impiego dipendente, specialmente tra i più giovani.

La Generazione Z, quella che comprende individui tra i 18 e i 26 anni, mostra una marcata inclinazione per il lavoro indipendente, percependo meno attrattiva verso le convenzionali modalità di impiego. Questa tendenza è supportata da una recente indagine condotta da Fiscozen, un’azienda tecnologica specializzata nella gestione fiscale per titolari di partita IVA, che ha coinvolto oltre mille professionisti. I dati raccolti offrono una fotografia dettagliata dell’atteggiamento dei lavoratori autonomi nei confronti delle loro scelte professionali.

Contrariamente a quanto si possa pensare, a dispetto delle complessità burocratiche notoriamente associate al lavoro autonomo in Italia, il 45% degli intervistati afferma di non essere intimorito dalla burocrazia. Tuttavia, non mancano le aree di tensione: il 36% dei liberi professionisti lamenta una carenza di tutele, soprattutto in termini di copertura sanitaria, mentre il 29% si dice preoccupato per l’onere fiscale e contributivo. In aggiunta, il 16% vorrebbe una maggiore fiducia da parte degli enti di credito, e l’8% apprezza l’importanza di maggiori supporti legati alla genitorialità.

“In Italia ci sono più di tre milioni di lavoratori con partita IVA,” afferma Enrico Mattiazzi, CEO e co-founder di Fiscozen. “Il racconto stereotipato del lavoro autonomo è spesso negativo e non riflette la realtà di queste persone che cercano di bilanciare autonomia, crescita personale e benessere.”

La qualità di vita rimane un tema centrale per i liberi professionisti. Il 56% di loro ammette di essere ancora alla ricerca del giusto equilibrio tra i benefici e le difficoltà del proprio percorso lavorativo. Circa il 29% ritiene invece di aver trovato una formula soddisfacente, esprimendo contentezza per l’attuale situazione professionale. Solo il 15% si dichiara insoddisfatto.

Le motivazioni alla base della scelta del lavoro autonomo sono variegate: più della metà degli intervistati cita il desiderio di indipendenza come fattore determinante. Un ulteriore 20% ha optato per questa modalità lavorativa per soddisfare requisiti professionali legati all’iscrizione in albi specifici, mentre l’8% è stato motivato dalla prospettiva di maggiori guadagni. Infine, un restante 20% ha adottato il regime di partita IVA per necessità più che per scelta.

Questo scenario dipinge un quadro complesso e sfaccettato del lavoro autonomo in Italia, dove libertà e sfide si intrecciano strettamente. La resilienza e l’adattabilità sembrano essere le qualità chiave per navigare con successo nel panorama del lavoro autonomo, ricco di opportunità ma anche di ostacoli non trascurabili.