
In un contesto economico dove l’accesso al capitale rimane una sfida per molte piccole e medie imprese (PMI), particolarmente in settori ad alta intensità di capitali come la nautica, la ricerca di soluzioni finanziarie innovative è più essenziale che mai. Ernesto Lanzillo, leader di Deloitte Private per l’area centro mediterranea, evidenzia la criticità del finanziamento per il settore della nautica durante la recente presentazione dello studio di Confindustria nautica e Deloitte ‘The state of the art of the global yachting market’ a Milano.
L’analisi finanziaria nel contesto nautico non solo riguarda l’accesso ai fondi necessari per la crescita strutturale, ma si associa anche alla sostenibilità delle attività imprenditoriali in un mercato globalizzato e competitivo. L’introduzione di strumenti di mercato come Euronext Growth Milan, un programma di quotazione orientato specificamente alle PMI, sta modificando la prospettiva di molti imprenditori. Tale piattaforma offre la possibilità di accedere a capitale fresco pur con una significativa “diluizione” della proprietà – un concetto a lungo evitato dalla cultura imprenditoriale tradizionale italiana.
Ernesto Lanzillo sottolinea l’evoluzione in atto: nonostante una resistenza storica, l’apertura al mercato azionario sta diventando una strategia accettabile per molte aziende che cercano di espandere la loro presenza e competitività. I dati mostrano una crescente adesione al concetto di quotazione, segno di un lentamente crescente riconoscimento dei suoi benefici.
Il settore della nautica, con la sua articolazione tra grandi brand di lusso, cantieri navali e produttori di componentistica, mostra differenti dinamiche in termini di valorizzazione e accesso al mercato finanziario. Se da un lato i grandi nomi godono di moltiplicatori di valore impressionanti grazie alla loro posizione nel segmento di lusso, le realtà più piccole si trovano a navigare in acque più complesse, dove la percezione di rischio da parte degli investitori è significativamente più alta.
Questa dicotomia è evidenziata anche dall’esempio recente della quotazione di Ferretti, che rappresenta un caso di successo nel lusso nautico. Il contrasto tra successi simili e le sfide quotidiane delle PMI nel settore pone l’accento sulla necessità di una maggiore educazione finanziaria e supporto strategico da parte delle istituzioni e degli operatori di mercato.
Si apre, quindi, un dibattito essenziale sulla necessità di un’infrastruttura di supporto più robusta che possa assistere le PMI nella nautica non solo nell’accesso ai capitali, ma anche nella gestione di questi in una prospettiva di crescita sostenibile e di lungo termine. La transizione verso una maggiore apertura sui mercati finanziari potrebbe essere la chiave per la rinnovata vitalità del settore, ma questo richiederà un cambiamento culturale profondo e una reale disponibilità all’adattamento da parte dei leader imprenditoriali.
In sintesi, il ruolo della finanza nel settore della nautica italiana è cruciale e in continua evoluzione. L’industria, con il suo carattere tanto articolato, richiede una visione che sia al contempo prudenziale e innovativa. Affrontando la transizione con rigore e strategia, le PMI possono navigare verso un futuro più sicuro e prospero in un mercato globalmente competitivo.