29 views 2 mins 0 comments

L’inflazione in Giappone frena al 2% in gennaio

In ECONOMIA
Febbraio 27, 2024
Il calo dell'indice dei prezzi al consumo segna una possibile svolta nella politica monetaria della BoJ

Il Giappone registra un rallentamento del tasso di inflazione per il terzo mese consecutivo, con l’indice dei prezzi al consumo che si assesta al 2% a gennaio. Questo dato, seppur lievemente superiore alle previsioni degli analisti, pone dei segnali di riflessione riguardo l’attuale politica di stimolo monetario portata avanti dalla Banca del Giappone (BoJ).

Dopo il picco di inflazione toccato nel gennaio 2023 con un 4,2%, lo scenario economico giapponese ha mostrato una flessione di tale indice fino agli attuali livelli, mantenendosi tuttavia al di sopra dell’obiettivo del 2% prefissato dalla BoJ. Tale situazione suggerisce la possibilità che la banca centrale giapponese prenda in considerazione un allentamento della sua politica ultra-espansiva, che ha fino ad ora sostenuto il paese con tassi di interesse negativi e l’acquisto di asset.

Gli analisti interpretano il recente andamento inflazionistico come il prodotto di fattori temporanei, quali l’aumento dei costi energetici, che hanno spinto verso l’alto i prezzi al consumo. Tuttavia, il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, sembra guardare alla situazione con un cauto ottimismo, ritenendo che le pressioni inflazionistiche potrebbero allinearsi all’incremento dei salari.

Nonostante questi segnali di miglioramento, la realtà economica giapponese rimane complessa. Il Paese ha infatti registrato una recessione tecnica nell’ultimo trimestre del 2023, con una riduzione del Pil dello 0,4% su base annua e un calo trimestrale dello 0,1%. La contrazione economica è stata influenzata da un consumo interno ancora stagnante, che ha messo ulteriore pressione sull’intero sistema economico.

Le mosse future della BoJ saranno quindi cruciali nel definire il bilanciamento tra il sostegno alla crescita economica e il controllo dell’inflazione. Il mantenimento dei tassi di interesse negativi e la continuazione della politica di allentamento quantitativo potrebbero necessitare di un ripensamento alla luce degli ultimi dati economici. Resta da vedere come la Banca Centrale risponderà alle attuali sfide, bilanciando tra le necessità di stimolare l’economia e quelle di prevenire una spirale inflazionistica che potrebbe ulteriormente indebolire il potere d’acquisto dei consumatori giapponesi.