L’intelligenza artificiale “salverà” la filiera della moda? Attorno a questo interrogativo è ruotata la tappa veneta di “Lineapelle on the Road”, il format itinerante voluto da Lineapelle, la più importante rassegna internazionale con migliaia di espositori, dedicata ai settori pelli, accessori, componenti, sintetico, tessuti e modelli per calzatura, pelletteria, abbigliamento e arredamento, che aprirà le porte il prossimo 23 settembre fino al 25 settembre a Fieramilano Rho. Si tratta di un road show, un Giro d’Italia dell’Innovazione dei distretti del Belpaese che aiuta i territori a reagire alla crisi, anche con gli algoritmi. Nei giorni scorsi, nel magnifico Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra (Venezia), sono state illustrate possibili soluzioni tecnologiche per rianimare un comparto che sta facendo fatica a competere a livello mondiale. Basti pensare che nel primo trimestre del 2025 l’export del distretto della calzatura veneto ha fatto registrare un – 10,6%, rispetto allo stesso trimestre degli anni 2019-2025 (fonte Assocalzaturifici). Nel corso dell’iniziativa, si è evidenziato come la resilienza e il riscatto dei distretti tradizionali passino anche per la necessità di una più avanzata tecnologizzazione e di un più alto livello di specializzazione dei loro addetti. Già secondo uno studio che viene aggiornato ogni cinque anni di Altagamma-Unioncamere, pubblicato nel 2024, il fabbisogno stimato al 2028 di 276mila persone è in crescita rispetto alla prima stima elaborata nel 2019, quando si prevedevano per i successivi cinque anni 236mila unità, evidenziando una crescita sul medio periodo. Nella moda il fabbisogno è di 75mila unità. Tra le neo-figure professionali più richieste troviamo i fashion Data scientist che analizzano grandi quantità di dati per prevedere tendenze, comportamenti dei consumatori e ottimizzare le strategie di marketing o gli sviluppatori di sistemi basati sull’AI, volti a migliorare l’esperienza del cliente, come chatbot, assistenti virtuali e raccomandazioni personalizzate. Per Emanuele Frontoni, Co-direttore del VRAI (Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab e professore di informatica all’Università degli Studi di Macerata), l’AI non potrà mai sostituire l’uomo ma sarà di supporto al sapere umano, grazie al potenziamento della creatività. Un esempio è il progetto “Cappell.AI”, il più grande dataset al mondo riguardante il comparto dei cappelli. L’idea finanziata dalla Regione Marche per il distretto di Montappone è la seguente: vengono scaricate circa 500.000 immagini di cappelli ogni settimana. 1.000 combinazioni tra forme e colori, ne vengono selezionate alcune, in base alla richiesta”. Per Paolo Ghezzi, (direttore generale di InfoCamere) “gestire enormi quantità di dati ed interpretarli può aiutare il settore moda ad anticipare trend e rispondere meglio al mercato”. C’è chi auspica la creazione di ecosistemi – come Valter Fraccaro (Presidente di SAIHUB) – per favorire l’uso sempre più diffuso dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende e per organizzare attività di orientamento per i giovani, affinché possano appassionarsi alla tecnologia e sceglierla come professione“. “Oltre ad aver progettato una scarpa grazie all’AI, si è deciso di dotare le nostre calzature anche di un passaporto digitale, applicando l’NFC alla suola – ha detto Alberto Masenadore (Ceo di Peron Shoes), permettendo così di fornire al consumatore trasparenza, sostenibilità e tracciabilità del ciclo di vita del prodotto.” “L’innovazione tecnologica presenta opportunità e rischi – ha evidenziato Oliviero Casale, Innovation manager UniProfessioni – per questa ragione chi si occupa di innovazione nell’impresa dovrà avere una visione olistica”. “L’idea del nostro talk a tappe,” ha spiegato Giacomo Zorzi, referente Lineapelle in Veneto – nasce dal tentativo di provare a ricomporre per quanto possibile, con percorsi innovativi, dal basso, le criticità del settore. La filiera della moda italiana e, in particolare, le aziende espositrici di Lineapelle da mesi devono fare i conti con un panorama mutato, la crisi si è fatta sentire e si fa sentire. Abbiamo quindi avviato un percorso che prevede di esaminare alcuni strumenti innovativi che possono essere di aiuto per le aziende del settore. L’intelligenza artificiale è tra questi”. Sono intervenuti, tra gli altri: Andrea Salmaso, sindaco di Stra, Roberto Guzzonato, vice sindaco di Stra e Nicoletta Allibardi, componente di Giunta della Camera di Commercio di Padova.
dalla redazione

