Nella cornice elegante della Galleria Sordi a Roma, tra scaffali di libri freschi di stampa e l’odore inconfondibile della carta, Marina Berlusconi ha trasformato l’inaugurazione della nuova libreria Mondadori in un’occasione di critica vibrante verso una parte del sistema giudiziario italiano. La presidente di Fininvest e del Gruppo Mondadori non ha esitato a esprimere un pensiero forte e decisamente polemico: “Certi giudici non sono nemici di mio padre o della Meloni, ma sono nemici del paese”.
Quest’affermazione arriva in un momento politicamente delicato, dove le relazioni tra la politica e parti del sistema giudiziario si tingono spesso di toni accesi e di reciproca diffidenza. Marina Berlusconi non solo ha difeso la figura paterna, storica e controversa nel panorama politico e mediatico, ma ha espanso il proprio raggio d’accusa fino a includere una generica categoria di magistrati, visti come ostacoli per l’intero paese.
Nel suo discorso, ha poi proseguito lodando l’azione del governo attuale, guidato da Giorgia Meloni, evidenziando i risultati ottenuti in questi due anni di mandato. Secondo la Berlusconi, il governo ha “messo in sicurezza i conti pubblici” e condotto una politica estera “seria e autorevole”, basata sui principi dell’europeismo e dell’atlantismo. Ha inoltre sottolineato come, sotto questa guida, l’economia italiana abbia iniziato a mostrare segni di ripresa: la Borsa mostra segnali positivi, lo spread è in diminuzione e l’economia reale sembra mantenere una certa stabilità.
Di fronte a queste considerazioni, si apre una riflessione critica sul rapporto tra politica e giustizia in Italia. L’accusa di Marina Berlusconi solleva questioni fondamentali sulla percezione di imparzialità e di indipendenza della magistratura, principi cardine dello stato di diritto. Se da un lato il suo commento può essere visto come una difesa della sfera politica e famigliare, dall’altro pone l’accento su un dibattito sempre aperto e spesso doloroso nella società italiana.
La critica alla magistratura non è nuova nel vocabolario politico della famiglia Berlusconi, ma l’espansione di questi attacchi a includere difese del governo attuale apre nuove dinamiche nel confronto politico-giudiziario del paese. Marina Berlusconi, con il suo intervento, non solo ha ribadito una storica posizione di sfida verso certe istanze giudiziarie, ma ha anche cercato di ricollegare questa lotta a un più ampio progetto di stabilità e crescita economica sostenuto dall’attuale esecutivo.
La discussione su questi temi è destinata a proseguire e ad alimentare il dibattito pubblico nei prossimi mesi. Tra libri e parole di critica, l’inaugurazione della libreria Mondadori si è rivelata un momento di cultura, ma anche un’arena di confronto politico e ideologico che rispecchia le tensioni e le sfide del nostro tempo.