Da Glasgow alla Cina, l’atletica leggera italiana non smette di regalare emozioni. È di Massimo Stano l’ultima impresa significativa: l’atleta delle Fiamme Oro e campione olimpico ha infatti stabilito un nuovo record italiano nella 20 chilometri di marcia. A Taicang, in un contesto internazionale di alto livello, Stano ha fermato il cronometro sull’incredibile tempo di 1 ora, 17 minuti e 26 secondi, migliorando di ben 19 secondi il suo precedente primato, datato 2019.
Nonostante il risultato straordinario, che dimostra una forma atletica invidiabile, il marciatore pugliese ha dovuto accontentarsi della seconda posizione sul podio, dato che condivide il tempo di 1h17:26 con il cinese Zhang Jun. L’atleta asiatico, classificatosi ottavo ai recenti Giochi Olimpici, ha dimostrato un’ottima capacità di recupero, riuscendo a superare Stano nel finale e a tagliare per primo il traguardo.
Alle loro spalle, con un distacco ridotto, ha chiuso la gara il marciatore brasiliano Caio Bonfim, bronzo mondiale, con un crono di 1h17:44. Questa gara ha rappresentato per Stano un test fondamentale per valutare il proprio stato di forma in vista degli appuntamenti internazionali del 2023, che vedranno gli atleti competere prima agli Europei di Roma e poi puntare alle Olimpiadi di Parigi.
Dopo il ritiro dalla scorsa estate ai Mondiali di Budapest e il settimo posto nella 35 km pur essendo il campione mondiale uscente, per Stano la competizione di Taicang era cruciale per ritrovare fiducia nella distanza più breve. Il suo rientro in gran stile è stato quindi un segnale di forza e una premonizione positiva per ciò che l’attendeva: “Mi sono davvero divertito – ha affermato Stano – mi sentivo bene sia a livello fisico che mentale. Questo record è stato inaspettato e forse è giusto che arrivi quando meno te lo aspetti”.
Con una prestazione così impressionante, Stano manda un messaggio chiaro ai suoi avversari e ai suoi tifosi: è tornato a essere il marciatore di alta livello che tutti conoscevano. Guardando ai tempi della scorsa stagione, l’atleta non avrebbe accettato facilmente l’idea di partecipare alle Olimpiadi senza dimostrare miglioramenti sostanziali. Ora, con un tempo netto di 1h20:07, la strada verso Parigi appare meno scoscesa. La marcia italiana, quindi, può sorridere e guardare con ottimismo verso un futuro ancora ricco di successi.
