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Mercati in calo a Milano, Nexi e STMicroelectronics frenano l’indice FTSE MIB

In ECONOMIA
Febbraio 29, 2024
Le preoccupazioni del settore dei pagamenti e dei microchip pesano sulla borsa, mentre TIM si mette in luce grazie alle mosse di Vodafone

In un contesto di incertezza, la Borsa di Milano apre la giornata in leggera flessione, con l’indice FTSE MIB in calo dello 0,35%. Tra i protagonisti negativi del mercato troviamo Nexi e STMicroelectronics (STM), che riflettono la tensione dei loro settori respectivamente a livello europeo.

Nexi, il colosso italiano dei sistemi di pagamento, ha registrato una contrazione del 2,86% in seguito ai risultati poco incoraggianti di Worldline, suo omologo quotato alla Borsa di Parigi. La performance di quest’ultimo ha mandato segnali di preoccupazione attraverso il settore, suggerendo possibili sfide future a cui dovrà far fronte anche l’azienda italiana.

STMicroelectronics, società italo-francese specializzata nella produzione di semiconduttori, ha subito una flessione dell’1,30%. Questo movimento al ribasso ha seguito le deludenti previsioni dell’azienda tecnologica olandese ASML, un punto di riferimento per l’industria dei semiconduttori. Le prospettive meno ottimistiche hanno influenzato l’andamento di STM e hanno espresso le difficoltà nel settore in un periodo di turbolenza economica globale.

Banca BPM, Pirelli e Banca Generali non sono rimaste immuni dai venti contrari e hanno evidenziato un andamento in calo con perdite che si sono aggirate intorno all’1-1,4%. Campari, dopo aver goduto di una giornata positiva in seguito alla pubblicazione dei risultati finanziari e delle previsioni per il 2024, ha visto una correzione leggera del suo valore a causa di alcune realizzazioni di profitto.

In un paesaggio finanziario segnato da queste ombre, TIM si è distinta con un aumento dello 0,8%. L’ottimismo intorno all’operatore di telecomunicazioni è stato alimentato dal consolidamento del settore, accentuato dall’accordo preliminare tra Vodafone e Swisscom-Fastweb per la cessione delle attività italiane.

Ribaltando la tendenza negativa, anche Brunello Cucinelli, con un incremento dello 0,71%, e Unipol, cresciuto dello 0,62%, hanno contribuito a fornire qualche punto di luce a una giornata altrimenti caratterizzata da toni più cupi.

È evidente che le vicende internazionali stiano giocando un ruolo dominante nel modellare l’andamento dei mercati e anche una borsa importante come Milano non può sottrarsi a questi influenti diktat economici. I prossimi giorni saranno cruciali per capire se gli attuali trend negativi trovino una svolta o se le condizioni di mercato richiederanno ulteriore cautela da parte degli investitori.