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Molise: L’ultimo Bastione del Turismo Senza Tasse di Soggiorno

In ECONOMIA
Agosto 27, 2024

Nel panorama turistico italiano, il Molise ha rappresentato fino al recente 2023 un’unica eccezione: è stata l’unica regione completamente esente dalla tassa di soggiorno. Questa caratteristica ha offerto uno scenario unico, contribuendo a delineare il profilo di una regione che ha privilegiato l’accessibilità economica al turismo. Analizziamo come il Molise ha mantenuto questa posizione esclusiva e cosa comporta la recente variazione introdotta dal comune di Campobasso.

Fino al 2023, nessuno dei 56 comuni molisani aventi la facoltà di imporre la tassa di soggiorno ha scelto di attivarla, consentendo alla regione di promuoversi come una destinazione “tourist tax free”. Questa situazione si è modificata nel 2024 quando Campobasso ha deciso di introdurre un’imposta di soggiorno simbolica di un euro per notte, indipendentemente dalla tipologia di alloggio. Questo cambiamento, sebbene modesto, segna una deviazione importante dalla tradizione regionale.

Per comprendere meglio, il Centro studi enti locali ha realizzato un’analisi dettagliata, esaminando i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Banca d’Italia e dell’ISTAT. La loro ricerca indica come il Molise, fino al recente cambiamento, si posizionasse in netto contrasto con regioni come la Valle d’Aosta, dove l’80% dei comuni riscuote l’imposta di soggiorno, seguita da Toscana (61%) e Liguria (54%).

Queste differenze significative nella gestione delle imposte turistiche sollevano domande sull’impatto economico e sulla competitività turistica. Mentre alcune regioni vedono nella tassa di soggiorno una leva per finanziare le infrastrutture e i servizi turistici, il Molise ha puntato sul vantaggio competitivo dell’esenzione per attrarre più visitatori. Tuttavia, il dibattito resta aperto sulla sostenibilità a lungo termine di tale scelta e se l’imposizione minima introdotta da Campobasso potrebbe essere un precursore di un cambiamento più ampio nella politica turistica regionale.

L’analisi evidenzia anche una tendenza di fondo a livello nazionale, dove la crisi economica e la necessità di entrate aggiuntive spingono i comuni a cercare nuove forme di finanziamento, inclusa la tassa di soggiorno, nonostante i possibili effetti dissuasivi sul turismo.

In conclusione, l’esempio del Molise e il recente cambiamento a Campobasso alimentano una riflessione più ampia sul rapporto fra politiche turistiche, le dinamiche economiche locali e la loro percezione a livello di visitatori nazionali e internazionali. Gli amministratori locali dovranno navigare con attenzione tra la necessità di reperire risorse finanziarie e il desiderio di mantenere un’immagine attrattiva e accessibile del territorio.