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Napoli, rapina choc a Chiaia, bottino da 300mila euro: armati e travestiti, tengono in ostaggio cliente.

In CAMPANIA, CRONACA, NAPOLI
Luglio 21, 2025
Sull’episodio indaga la polizia, che ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e sta raccogliendo testimonianze per risalire all’identità dei responsabili.

Una rapina da film quella avvenuta nel pomeriggio di sabato in una gioielleria del quartiere Chiaia, a Napoli. Due persone, un uomo e una donna, sono entrate in azione portando via gioielli e monili per un valore stimato di circa 300mila euro. La notizia è emersa solo oggi.   Secondo una prima ricostruzione, i due rapinatori sono arrivati a bordo di uno scooter. La donna indossava una parrucca e occhiali da sole, nel tentativo di rendersi irriconoscibile. Una volta all’interno del negozio, la coppia ha estratto una pistola e minacciato uno dei collaboratori dell’esercizio commerciale, costringendolo ad aprire la cassaforte e consegnare il contenuto.  Nel frattempo, una cliente presente nel locale è stata immobilizzata con del nastro adesivo e tenuta sotto sequestro per tutta la durata del colpo. Dopo aver raccolto il bottino, i due rapinatori si sono dati alla fuga, sempre a bordo dello scooter.  Sull’episodio indaga la polizia, che ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e sta raccogliendo testimonianze per risalire all’identità dei responsabili.  A denunciare pubblicamente l’accaduto è stato il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha parlato di un episodio “gravissimo”:     “Non si tratta solo di una rapina – ha dichiarato – ma di un vero e proprio sequestro di persona, avvenuto in pieno giorno e in una delle zone più centrali e frequentate della città. È intollerabile che si possa agire con tale brutalità e senso d’impunità”.  Il fatto riaccende i riflettori sul tema della sicurezza nel capoluogo campano, in particolare nelle aree a forte vocazione commerciale come quella di Chiaia, da sempre considerate tra le più sorvegliate della città.

di Marco Iandolo