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Ottimismo nei Mercati Europei: Speranze di Nuovi Tagli dei Tassi

In ECONOMIA
Gennaio 15, 2025

Nell’ultimo periodo, l’attenzione dei mercati finanziari europei si concentra con crescente interesse verso l’annuncio imminente dei dati sull’inflazione statunitense. Previsto per il pomeriggio, questo dato potrebbe rivelarsi cruciale per le future politiche monetarie della Federal Reserve e, di conseguenza, influenzare positivamente i mercati azionari e obbligazionari europei.

All’interno di questo clima di cauta attesa, le Borse europee mostrano un andamento positivo. Francoforte si distingue con un incremento dello 0,8%, seguita da Milano e Londra, entrambe in rialzo dello 0,7%. Anche Parigi evidenzia un modesto guadagno dello 0,4%. Questi aumenti sembrano anticipare una possibile reazione ottimista in caso di dati sull’inflazione americana favorevoli.

D’altra parte, il panorama macroeconomico offre spunti di riflessione contrastanti. La recente discesa dell’inflazione nel Regno Unito a dicembre ha sorpreso gli analisti, alimentando la speculazione che anche gli Stati Uniti possano annunciare una riduzione dell’inflazione, scenario che avrebbe ripercussioni positive sui mercati globali. Tuttavia, la stagnazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) della Germania nel quarto trimestre si è allineata alle previsioni, senza offrire particolari sorprese.

Interessanti sono le dichiarazioni di alcuni membri della Banca Centrale Europea che confermano l’orientamento verso un’ulteriore riduzione dei tassi di interesse. François Villeroy de Galhau, Governatore della Banque de France, ha espresso la possibilità di raggiungere un tasso del 2% prima dell’estate, rafforzando quindi l’ottimismo degli investitori che attendono misure di stimolo economico.

Nel contesto dei titoli di Stato, si osserva una leggera pausa nelle vendite con il rendimento dei Btp decennali che segna un calo di 5 punti base, attestandosi al 3,78%. Lo spread con il Bund tedesco si riduce di tre punti a 116, dimostrando una maggior fiducia nei confronti del debito italiano.

Tra le aziende di spicco sul listino di Piazza Affari troviamo Iveco, che evidenzia un notevole salto del 5,8% dopo essere stata promossa da Kepler. Segue Prysmian con un incremento del 3%, beneficiando delle valutazioni positive di Citi, e Inwit che registra un avanzamento del 2,3%. Anche Unipol, Fineco e Eni si segnalano con guadagni rispettivamente dell’1,8%, dell’1,6% e dell’1,5%.

Sul lato negativo, Saipem mostra una flessione del 4,5%, trascinata dalle notizie di un consistente aumento dei costi in un progetto eolico offshore in Francia, confermando le sfide che l’industria energetica può incontrare in ambito di progetti rinnovabili. In aggiunta, Nexi registra una diminuzione del 2,2%, riflettendo le preoccupazioni del mercato relative a un rallentamento nella crescita per il 2025.

In conclusione, l’ambiente economico europeo sembra navigare tra segnali promettenti e sfide persistenti, con i mercati che rimangono sensibili a ogni nuovo sviluppo macroeconomico e politico monetario. Le prossime settimane saranno determinanti per comprendere l’effettiva direzione che prenderanno le economie europee e globali.