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Ottobre sorride ai fondi di investimento: raccolta vicina ai 4,5 miliardi di euro

In ECONOMIA
Novembre 29, 2024

Il panorama del risparmio gestito italiano conferma la sua resilienza e attrattiva anche nel mese di ottobre, dimostrando una vitalità che sfiora i 4,5 miliardi di euro in termini di raccolta netta. Questo dato emerge dall’ultimo report di Assogestioni, che mensilmente fotografa le dinamiche di un settore chiave per l’economia nazionale. Il patrimonio complessivo gestito ha toccato i 2.460 miliardi di euro, un cifra imponente che testimonia la profondità e la maturità del mercato italiano del risparmio gestito.

La performance mensile, nonostante abbia segnato un lieve decremento dello 0,3%, non scalfisce l’attrattiva degli strumenti di investimento che continuano a giocare un ruolo fondamentale nella diversificazione e nella protezione del capitale degli investitori. A tal proposito, è interessante notare come i fondi aperti abbiano totalizzato una raccolta netta di 2,69 miliardi di euro, con i prodotti obbligazionari che spiccano particolarmente raccogliendo da soli 4,82 miliardi di euro. Questo interesse marcato verso le obbligazioni potrebbe essere interpretato come una ricerca di sicurezza e stabilità in un contesto di mercato ancora permeato da incertezze economiche globali.

Al contrario, i fondi azionari e quelli bilanciati hanno mostrato un andamento meno favorevole, con deflussi rispettivamente di 2,24 e 1,25 miliardi di euro. Questa tendenza riflette una possibile avversione al rischio più accentuata in questo periodo, dove gli investitori sembrano prediligere la prevedibilità dei rendimenti che le obbligazioni possono offrire rispetto alle variabilità delle azioni.

Anche i fondi chiusi e le gestioni di portafoglio retail hanno mostrato segnali di robustezza con una raccolta netta positiva di 847 milioni di euro e 999 milioni di euro rispettivamente. Questi numeri sono indicative di una fiducia continua nel settore del risparmio gestito e sottolineano la capacità di adattamento degli operatori e degli investitori alle fluttuazioni di mercato.

L’andamento del settore non solo conferma la preferenza per strumenti considerati più sicuri in tempi di incertezza, ma anche il ruolo sempre più centrale che il risparmio gestito svolge nell’economia italiana. Le strategie di investimento, la gestione del rischio e la selezione dei prodotti sono diventati fattori determinanti che orientano le scelte degli investitori, sempre più informati e consapevoli delle opportunità e delle sfide che i mercati finanziari presentano.

Osservando da una prospettiva più ampia, è evidente che il settore sta attraversando una fase di evoluzione, dove la resilienza si combina con la capacità di adattamento. Mentre ci si prepara per gli ultimi mesi dell’anno, gli occhi restano puntati sulle mosse dei grandi gestori di fondi e sulle strategie che verranno adottate per navigare un contesto economico globale che continua a essere imprevedibile. In questo scenario, l’industria del risparmio gestito non solo offre un rifugio, ma rappresenta anche un barometro della fiducia economica a livello nazionale e internazionale.