Le voci che si susseguono riguardo al futuro professionale di Daniele Orsato sembrano non trovare fondamento nelle parole di Carlo Pacifici, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). In occasione della recente firma del Protocollo d’intesa con la Città metropolitana di Roma Capitale, Pacifici ha chiarito che le indiscrezioni su un possibile trasferimento dell’arbitro veneto in Arabia Saudita non hanno motivo di allarmare. Orsato, considerato uno degli arbitri più eminenti nel panorama calcistico italiano e con riconoscimenti a livello internazionale, è previsto rimanere una figura centrale all’interno dell’istituzione arbitrale italiana.
Pacifici ha espresso fiducia nel ruolo di Orsato non solo sul campo ma anche all’interno dell’organizzazione arbitrale, forse suggerendo un futuro ruolo dirigenziale. Tale fiducia nei confronti di Orsato evidenzia l’intenzione di mantenere un elevato standard qualitativo nell’arbitraggio italiano e di valorizzare la professionalità maturata anche sul palcoscenico internazionale.
Durante la conferenza, l’attenzione si è poi spostata sull’innovativo utilizzo della tecnologia nell’arbitraggio. In particolare, il presidente AIA ha messo in luce gli investimenti significativi realizzati nella VAR Room, che hanno visto la costituzione di un gruppo di varisti specializzati, riconosciuti come punto di riferimento anche oltre i confini nazionali. Benché la tecnologia della VAR (Video Assistant Referee) sia stata introdotta relativamente di recente nel calcio, Pacifici crede che il cammino intrapreso sia quello giusto e che ci sia ancora margine per migliorare questa risorsa innovativa.
La VAR è stata soggetta a opinioni contrastanti fin dalla sua implementazione, ma non vi è dubbio che rappresenti un passo verso la modernizzazione dell’arbitraggio e verso un maggior grado di correttezza nelle decisioni sul campo. Le sfide riguardanti l’affinamento del suo utilizzo e l’addestramento degli operatori sembrano essere questioni su cui l’AIA intende lavorare con grande impegno.
Con l’istituzione di percorsi formativi per la carriera arbitrale negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, si preannuncia un’ulteriore fase di espansione e rinnovamento per l’Associazione Italiana Arbitri. L’incontro tra formazione, esperienza sul campo e nuove tecnologie promette di innalzare ancor di più l’asticella qualitativa dell’arbitraggio in Italia, riaffermando il suo ruolo guida anche nello scenario internazionale. Nel frattempo, l’appoggio a figure di spicco come Daniele Orsato sembra rivelare il desiderio di costruire passo dopo passo un futuro arbitrale sempre più professionale e competente.
