Gli italiani si apprestano a vivere le festività pasquali con un occhio di riguardo per il portafoglio: il periodo di festa del 2024 sarà caratterizzato da un aumento dei costi per imbandire le tavole e per viaggiare. Secondo i dati rilevati da Assoutenti, i consumatori nazionali dovranno affrontare una spesa complessiva superiore di circa un miliardo di euro rispetto all’anno precedente, testimoniando così l’imponenza del fenomeno inflattivo che continua a incidere sulle abitudini di spesa delle famiglie.
Nonostante un’inflazione più contenuta dello 0,8%, ben al di sotto dei tassi a due cifre che hanno caratterizzato il recente passato, i prezzi degli alimenti presentano crescite preoccupanti. Il settore oleario registra l’incremento più elevato, con un rialzo del 46,2% sull’olio di oliva, seguito dalla frutta fresca, che vede i suoi costi aumentare dell’11,1%. Prodotti enogastronomici tipici delle celebrazioni pasquali quali carne ovina, caprina e salumi non sono esenti da questi rincari, con una salita dei prezzi del 3,8%.
Anche chi sceglie di spostarsi durante il periodo delle festività per raggiungere le proprie famiglie o per concedersi una pausa dalla routine lavorativa dovrà far fronte a tariffe maggiorate. Il trasporto su rotaia mostra un aumento del 5,9% rispetto all’anno precedente. Ancora più marcato il sovrapprezzo per i voli nazionali, con un rincaro del 13,1%, e una crescita notevole anche per le destinazioni europee (+5,7%) e per i pacchetti di viaggio all-inclusive (+8,7%).
L’ospitalità subisce altresì impennate di prezzo: una camera in hotel o in motel registra un aumento del 6,9%, raggiungendo quasi il 10% (+9,1%) nel caso di altre tipologie di alloggi come bed & breakfast, case vacanza e appartamenti.
Per quanto concerne gli svaghi pasquali, una cena fuori casa costerà il 3,9% in più rispetto al 2023 e, al pari, lo stesso aumento si verifica per l’accesso a musei e monumenti storici. Queste percentuali, apparentemente limitate, si traducono in una maggiore pressione economica per le famiglie, specialmente durante il pranzo di Pasqua al ristorante, per il quale si prevede una spesa di 430 milioni di euro.
Così, mentre la tradizione della Pasqua invita alla convivialità e alla celebrazione, quest’anno sarà accompagnata da una consapevolezza rinnovata dell’impatto economico. Le famiglie italiane si troveranno a bilanciare il desiderio di mantenere vive le usanze festive con la necessità di gestire un bilancio familiare sempre più teso, onde evitare che le festività si tramutino in un gravoso esborso piuttosto che in una gioiosa ricorrenza.
