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Pmi Day di Confindustria: una finestra sul futuro dell’industria italiana

In ECONOMIA
Novembre 22, 2024

In occasione della quindicesima edizione della “Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese”, gli eventi del Pmi Day hanno visto un’ampia partecipazione che dimostra l’impegno continuo verso il rinnovamento dell’industria italiana. Il progetto, orchestrato da Piccola Industria Confindustria e sostenuto da numerose associazioni nelle diverse regioni d’Italia, ha raggiunto un coinvolgimento importante con 1.250 aziende e circa 700 istituti di istruzione, medi e superiori, testimoniando una mobilitazione complessiva di oltre 50.000 partecipanti.

Dal suo lancio nel 2010, il Pmi Day ha aperto le porte a più di 550mila giovani, consentendo loro di esplorare da vicino la realtà industriale italiana, ma la novità di quest’anno si focalizza sul riconoscimento delle sfide correnti. Il calo della produzione industriale annunciato nei mesi recenti mette in evidenza la necessità imperativa di adottare strategie innovative. L’insistenza sulla trasformazione attraverso l’innovazione e la riforma del modello manifatturiero europeo è stata esplicitamente sottolineata da Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria di Confindustria.

Baroni ha messo in luce la centralità delle nuove generazioni nel processo di rigenerazione industriale. Il Pmi Day rappresenta, secondo lui, una chance ineguagliabile per consentire ai giovani di emergere come figure chiave nel futuro dell’industria. Questa visione conduce alla necessità di colmare il divario digitale esistente e di potenziare la formazione tecnica. Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) giocano un ruolo fondamentale in questa transizione, così come il rapporto sempre più stretto tra scuole, università e il tessuto produttivo.

Un punto critico nell’intervento di Baroni riguarda la riforma del percorso formativo 4+2, che punta a rafforzare l’istruzione professionale, recentemente penalizzata da riduzioni di finanziamenti. Questi tagli ammontano a circa 50-55 milioni e, per Baroni, il loro ripristino è essenziale per facilitare una vera congiunzione tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Questo cambiamento non è solo strutturale, ma anche culturale, mira a superare i pregiudizi che hanno storicamente rallentato l’evoluzione del sistema produttivo italiano.

A fronte di tali sfide, le attività del Pmi Day possono essere viste non solo come una finestra opportunista per i giovani, ma come un vero e proprio trampolino verso un nuovo paradigma industriale, che pone l’innovazione e la formazione qualificata al centro del suo modus operandi. L’industria italiana, da questo punto di vista, non sta semplicemente cercando di navigare attraverso la tempesta della modernità, ma di ridefinire le regole per costruire un futuro competitivo ed inclusivo.

In un mondo globale dove la competitività si misura anche sull’abilità di anticipare e incapsulare il cambiamento, iniziative come il Pmi Day non sono solo desiderabili, ma assolutamente necessarie. La giornata non rappresenta soltanto un ponte fra la teoria e la pratica per i giovani studenti, ma è anche un impegno visibile di un settore che vuole garantire la propria resilienza e pertinenza in un contesto economico in rapida evoluzione.